Aggressività/ violenza/ sincerità

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trizi
view post Posted on 15/1/2011, 21:14




L'aggressività: Senza dubbio l’aggressività è un meccanismo di difesa e non di offesa come si è soliti nterpretarla. Infatti è difficile riuscire a trovare una reazione aggressiva che abbia solamente caratteristiche offensive ma è sempre riconducibile al tentativo di difendersi da qualche cosa, sia essa la sofferenza, la paura di vedere la verità su se stessi o su gli altri, l’ammissione delle proprie responsabilità e via dicendo. Come tutti i meccanismi di difesa ha il pregio di essere un cartello indicatore del vero problema per la persona consapevole che cerca di comprendere se stessa senza voler nascondere la testa nella sabbia come potrebbe fare uno struzzo.

Messaggio di Viola, da "Sussurri nel Vento"

Fratelli, sorelle, quante volte vivete il vostro rapporto con gli altri non come un rapporto d’amore ma come un rapporto fatto di aggressività. Se vi accorgeste, fratelli, se vi rendeste conto, sorelle, quante volte dietro al vostro ritirarvi dalla lotta è celato, invece, un comportamento aggressivo! Non può bastare, miei cari, chinare il capo sotto la reazione di un’altra persona, quando, all’interno di voi, questa persona viene maltrattata, viene oltraggiata in tutti i modi possibili; ma solo all’interno di voi poiché all’esterno, invece, riuscite ad apparire tranquilli, freddi, riuscite a non mostrare la tormenta che avete dentro; osservate il vostro comportamento, guardate le vostre reazioni; che differenza vi è tra aggressività e violenza?
Forse voi pensate che sia la stessa cosa ma non è così. Il rapporto che vi è tra loro è lo stesso che vi è tra un albero e una delle sue foglie. Può accadere che vi sia aggressività ma non vi sia violenza, perché la violenza può essere solo un aspetto esteriore dell’aggressività, mentre possono esservi aspetti interni più aggressivi di un atto inconsulto e violento.
Così non crediate che quando - in un litigio - vi ritirate dalla lotta ciò significhi essere tranquilli, significhi mostrarvi migliori della persona con cui avete il diverbio perché spesso così non è: ciò accade quasi sempre perché ambite mostrarvi superiori, perché non avete il coraggio di affrontare quella che può essere una risposta dura, perché il vostro Io in quel modo si mette al di sopra di questa persona. Non è, quindi, un comportamento sentito.
Molto meglio sarebbe mostrarvi così come siete, perché mostrarvi diversi da come siete è una menzogna: se dovete operare un autodominio, se dovete operare un freno, non è tanto sulla vostra aggressività che dovete agire - in quanto fa parte di voi ed è retaggio di passate incarnazioni e di esperienze mal comprese - ma sul modo in cui questa aggressività si manifesta.
È molto meglio lasciarla uscire con dolcezza piuttosto che lasciarla sedimentare dentro di voi come un fiume in piena, piuttosto che lasciare che il fango che porta con sé si fermi, strato su strato, nel vostro intimo. Non serve a niente porgere l’altra guancia quando questo sentimento non è sentito, non serve a niente se non a mascherare voi stessi; molto meglio sarebbe riuscire ad essere sinceri. Ma come fare a modificare la propria aggressività in modo che diventi utile a voi e agli altri? E così facile lasciarsi andare a reazioni che sono spropositate rispetto alle situazioni che le provocano!
Esiste una aggressività, un modo di essere aggressivi che - quando viene attuato - diventa un mezzo di comunicazione, una liberazione, qualcosa di utile e sano, e questa reazione aggressiva è la sincerità. Eppure la sincerità è sempre violenta, miei cari, è violenza per chi la compie e per chi la subisce: ognuno di voi sa quanta violenza ha sentito ricadere su di sé non. appena una parola spietatamente sincera gli è stata rivolta: eppure è solo in questo modo che riuscirete e rendere utile la vostra aggressività.
Fratelli e sorelle, il vostro rapporto d’amore con gli altri non può essere davvero un rapporto d’amore fino a, quando non riuscirete a mostrarvi a voi stessi e agli altri così come veramente siete. (Viola)



Dopo aver letto il messaggio sull'aggressività di Viola da "Sussurri nel Vento", e grazie a chi l'ha inserito,mi è venuto in mente che si potrebbe tentare di proseguire sul tema della violenza, riesaminando la nostra aggressività e tutte le sue sfacettature. Per esempio a me non era mica venuto in mente che la sincerità è o puà essere una forma di violenza. Ora non saprei che cosa mettere come collegamento, ma il testo di Viola potrebbe essere perfetto. Ci si può provare ad affrontare questo argomento,come ulteriore passo verso di noi, o vi sembra superfluo?.
Tiziana

Edited by Livvy - 21/9/2011, 13:16
 
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view post Posted on 15/1/2011, 22:52
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CITAZIONE (trizi @ 15/1/2011, 21:14) 
Dopo aver letto il messaggio sull'aggressività di Viola da "Sussurri nel Vento", e grazie a chi l'ha inserito,mi è venuto in mente che si potrebbe tentare di proseguire sul tema della violenza, riesaminando la nostra aggressività e tutte le sue sfacettature. Per esempio a me non era mica venuto in mente che la sincerità è o puà essere una forma di violenza. Ora non saprei che cosa mettere come collegamento, ma il testo di Viola potrebbe essere perfetto. Ci si può provare ad affrontare questo argomento,come ulteriore passo verso di noi, o vi sembra superfluo?.
Tiziana

Ciao Tiziana, mi sembra interessante cercare di approfondire la sfumatura della sincerità come una forma di "violenza".
Da come ho interpretato le parole di Viola mi sembra che stia parlando di quella sincerità "spietata" sia verso se stessi che gli altri. E' indubbio che questo tipo di sincerità non può essere una carezza sia verso se stessi che verso gli altri però, forse, è l'unico modo per andare veramente in profondità e scavalcare le trappole dell'io ( diciamo che è l'io che si sente violentato ) perchè comunque la mettiamo, se una verità è scomoda, fa male !

Perchè può essere definita una violenza ? Secondo me ( e soprattutto se usata verso gli altri ) può essere un'arma per demolire l'altro e quindi prima di usare questa arma bisogna tenere conto della capacità di tenuta dell'altro, conoscerlo bene e usare tutte le precauzioni possibili.

Comunque anche a me era sfuggito questo particolare importante, eppure sussuri nel vento l'avrò letto almeno tre volte, ma forse certe sfumature vengono a galla quando è il momento giusto.

A presto, Vittore.

Ps. Solo qualche giorno fa scrivevi che non sentivi più il bisogno di intervenire, ora vedo che ti sei ripresa, forza !
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ArmandoZa
view post Posted on 16/1/2011, 08:53




CITAZIONE (trizi @ 15/1/2011, 21:14) 
Dopo aver letto il messaggio sull'aggressività di Viola da "Sussurri nel Vento", e grazie a chi l'ha inserito,mi è venuto in mente che si potrebbe tentare di proseguire sul tema della violenza, riesaminando la nostra aggressività e tutte le sue sfacettature. Per esempio a me non era mica venuto in mente che la sincerità è o puà essere una forma di violenza. Ora non saprei che cosa mettere come collegamento, ma il testo di Viola potrebbe essere perfetto. Ci si può provare ad affrontare questo argomento,come ulteriore passo verso di noi, o vi sembra superfluo?.
Tiziana

Ciao Tiziana,

L'agressività e la violenza, sono molto simili nella loro genesi, i quanto entrambi per accorgersi bisogna che interessino il nostro IO, La violenza, in particolare, non è fatta di soli atti violenti (e/o agressivi), ma potrebbe essere fatta di molte sfaccettature. Es. si opera violenza e si può essere agressivi se il nostro silenzio è fatto per riuscire a sovrastare l'altro. Si può essere violenti usando DOLCEZZA E 'AMORE ( e qui veniamo al messaggio di Viola) per tenere, per es.- incatenate a sè- l'altro e/o gli altri; oppure per far sorgere sensi di colpa agli altri. In questo atteggiamento mi "rivedo" nei rapporti con mio figlio quando era adolescente , nonostante il mio comportamento fosse ritenuto da me stesso, mirato per ottenere qualche cosa di positivo per entrambi. Non vi è nulla, quindi, che non possa venire usato per fare violenza. La base sulla quale ruota l'insegnamento è comunque la seguente: LA VIOLENZA E' TALE QUANDO C'E' ALLA BASE L'INTENZIONE DI OTTENERE QUALCHE COSA A SCAPITO DEGLI ALTRI. Il tutto si proietta sull''azione, la quale non deve ( meglio, non dovrebbe!!!) essere mai fatta, sul campo, per gratificare il nostro IO.

Armando

 
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view post Posted on 17/1/2011, 12:20
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Ma come fare a modificare la propria aggressività in modo che diventi utile a voi e agli altri? E così facile lasciarsi andare a reazioni che sono spropositate rispetto alle situazioni che le provocano!
Esiste una aggressività, un modo di essere aggressivi che - quando viene attuato - diventa un mezzo di comunicazione, una liberazione, qualcosa di utile e sano, e questa reazione aggressiva è la sincerità. ( Viola )

Non avevo notato questa sfumatura : usare l' aggressività, questa energia che spesso è distruttiva , in modo utile, costruttivo . Si trattrebbe di essere " sinceri " mediando e modulando per quanto possibile e rendersi conto che si dovrà accogliere anche la reazione dell' altro . Mi pare che, nella migliore delle ipotesi , si agisca in questo modo qualche volta , ma se il mio agire è supportato dalla consapevolezza che posso operare una trasformazione della mia aggressività, ciò potrebbe a lungo andare operare dei notevoli miglioramenti . Mi viene in mente una formula " alchemica" in cui si usano questi ingredienti : energia aggressiva + sincerità + accoglienza . Forse usando i giusti dosaggi avverrà anche una metamorfosi finale. Tina

Edited by secci tina - 18/3/2011, 10:18
 
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marisab
view post Posted on 17/1/2011, 18:04





CITAZIONE
Se dovete operare un autodominio, se dovete operare un freno, non è tanto sulla vostra aggressività che dovete agire - in quanto fa parte di voi ed è retaggio di passate incarnazioni e di esperienze mal comprese - ma sul modo in cui questa aggressività si manifesta.
È molto meglio lasciarla uscire con dolcezza piuttosto che lasciarla sedimentare dentro di voi come un fiume in piena, piuttosto che lasciare che il fango che porta con sé si fermi, strato su strato, nel vostro intimo. Viola

Ciao

Mi pare che il messaggio di Viola ci voglia indicare un atteggiamento che spesso viene messo in atto dall'individuo di media evoluzione, quando davanti ad una esperienza di discussione si rinuncia alle proprie oppinioni verbali, mettendoci in una situazione di superiorità davanti alla possibile manifestazione agessiva o violenta dell'altra persona, facendoci scudo della reazione dell'altro per non affrontare fino in fondo la nostra reazione, lasciando delle emozioni inespresse al nostro interno, impedendoci cosi la possibilità di imparare ad osservare, conoscere e modulare la propria agressività.


CITAZIONE (trizi @ 15/1/2011, 21:14) 
Per esempio a me non era mica venuto in mente che la sincerità è o puà essere una forma di violenza. Ora non saprei che cosa mettere come collegamento, ma il testo di Viola potrebbe essere perfetto. Ci si può provare ad affrontare questo argomento,come ulteriore passo verso di noi, o vi sembra superfluo?.
Tiziana

Per quello che riguarda la violenza come forma di sincerità, non è chiaro il meccanismo che Viola ha espresso neanche a me, perlomeno io non riesco a farmi una mia idea sulla dinamica, osservando la messa in atto della violenza nella quotidianità.
Ci devo pensare, a meno che, qualcuno non mi faccia un esempio pratico.

Marisa



 
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trizi
view post Posted on 17/1/2011, 19:06




Buonasera a tutti:
Per gli amministratori:
Non so che cosa è andato storto, ma la mia intenzione era mettere in evidenza questa proposta di nuovo topic e poi da voi avere l'Ok.
Per chi ha risposto:
Visto che non è statao rimosso il topic, penso che possa andare bene, quello che mi piacerebbe è avere in allegato alla mia introduzione l'intero messaggio di Viola da poter poi copiare a pezzi per proseguire la discussione, io non so fare, perchè dove è inserito non sono riuscita a copiare.

Ma come fare a modificare la propria aggressività in modo che diventi utile a voi e agli altri? E così facile lasciarsi andare a reazioni che sono spropositate rispetto alle situazioni che le provocano!
Esiste una aggressività, un modo di essere aggressivi che - quando viene attuato - diventa un mezzo di comunicazione, una liberazione, qualcosa di utile e sano, e questa reazione aggressiva è la sincerità. ( Viola )


Per proseguire,è il pezzo sopra che mi ha mosso qualche cosa. Confermo che non avevo proprio collegato il concetto di sincerità come una forma di aggressività. Credo di avere realizzato questo aspetto proprio mentre ho letto il messaggio di Viola.
Pensavo che dire la verità, fosse solo un segno di schiettezza caratteriale,pensavo volesse dire essere diretti.
Poi ho cominciato a ricordare, si perchè io funziono alla rovescia.E ho rivisto momenti in cui questo essere sincera, mi ha impedito di scattare in maniera violenta, perchè, la cosa che andavo dicendo era inconfutabile. Mettevo il dito sulla piaga, e questo poi secondo me diventava per l'altro una subire violenza da parte mia), e nello stesso tempo mi ero come scaricata, sfogata e potevo proseguire il discorso senza eccedere.
Però non ho capito ora se questo essere sinceri, deve avere tutta la sua gamma di sfumature che ci stanno ad indicare quando la sincerità verso l'altro fa bene o fa male. Perchè adesso so che a volte ho usato la sincerità tanto per prenderne uno a caso(mio marito), in una discussione dove lui mi offendeva, ed io ero sincera nel rispondergli, ma ho proprio sentito che in un qualche modo volevo anche farlo stare zitto.Per me questa sincerità è stata sgradevole, e poi ho avuto rimorsi, perchè lui si è messo a piangere. In qualche maniera penso che dobbiamo capire quando la sincerità ferisce l'altro e anche quando farla uscire in maniera consapevole...con la giusta misura . Adesso mi fermo poi vediamo.
Ciao
Tiziana
 
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trizi
view post Posted on 17/1/2011, 19:57





CITAZIONE
"Se dovete operare un autodominio, se dovete operare un freno, non è tanto sulla vostra aggressività che dovete agire - in quanto fa parte di voi ed è retaggio di passate incarnazioni e di esperienze mal comprese - ma sul modo in cui questa aggressività si manifesta.
È molto meglio lasciarla uscire con dolcezza piuttosto che lasciarla sedimentare dentro di voi come un fiume in piena, piuttosto che lasciare che il fango che porta con sé si fermi, strato su strato, nel vostro intimo."( Viola)

Ecco è questo termine che mi fa pensare: Come faccio a lasciare uscire l'aggressività con dolcezza, se nel mio DNA vi è una incomprensione, se io non so stare calma difronte all'altro che mi aggredisce? Fino a chè non mi sono stancata di litigare, credo di aver sempre lasciato uscire l'agressività ,alzando la voce, irrigidendomi, cambiando tono, sguardo(occhi fiori dalle orbite), perchè mi sentivo colpita, perchè mi sentivo schiacciata, e non volevo che accadesse questo, quindi in un certo senso mi difendevo. Ma da che cosa? Era sempre per salvaguardare la mia immagine ,l'immagine dell'IO?
Voi siete più bravi di me con l'IO, per quello che mi riguarda so solo che mi veniva il nervoso, e credo che non abbia imparato molto il mio IO, dal ripetersi delle situazioni, forse ci siamo solo stancati io e mio marito di litigare e discutere.Mi piacerebbe poter dire si sono stata brava, ho capito il meccanismo ma non credo che si possa fare.
Forse il rancore a volte sopito è il fango dell'aggressività che si è portato dentro e lasciato li.
Io pensavo di essere riuscita a cacciare fuori tutta la mia rabbia quando si manifestava in una lite, ma ogni volta anche se in maniera diversa veniva fuori. So che se potevo esprimerla forse con calma e sincerità i picchi non sarebbero saltati fuori.
E pensare che come matrice, mi sono sempre sentita, calma buona remissiva e dolce.....Ora le mia amiche , e la mia famiglia mi definiscono nervosa e una che perde la calma con facilità.
Ma in che modo posso manifestare l'aggressività con dolcezza?
Ciao
Tiziana


CITAZIONE (secci tina @ 17/1/2011, 12:20) 
Non avevo notato questa sfumatura : usare l' aggressività, questa energia che spesso è distruttiva , in modo utile, costruttivo . Si trattrebbe di essere " sinceri " mediando e modulando per quanto possibile e rendersi conto che si dovrà accogliere anche la reazione dell' altro . Mi pare che, nella migliore delle ipotesi , si agisca in questo modo qualche volta , ma se il mio agire è supportato dalla consapevolezza che posso operare una trasformazione della mia aggressività, ciò potrebbe a lungo andare operare dei notevoli miglioramenti . Mi viene in mente una formula " alchemica" in qui si usano questi ingredienti : energia aggressiva + sincerità + accoglienza . Forse usando i giusti dosaggi avverrà anche una metamorfosi finale. Tina

Ciao tina, che possa essere anche in questo caso la questione dei doni? Cioè quando si sono capite e comprese le cose, allora si usa la sincerità come un dono e in questo caso anzichè fare arrabbiare l'altro con consapevolezza, si usa la sincerità con consapevolezza. Direi anche sorpassando il fatto che l'altro si potrebbe offendere, perchè chi usa la sincerità in quella maniera forse è proprio una reazione che vuole suscitare nell'altro. Mi domando se si può, in attesa di essere consapevoli, agire e riuscire ad operare una sorta di osservazione mentre usiamo questa sincerità.
A presto
Tiziana
 
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trizi
view post Posted on 17/1/2011, 20:20




CITAZIONE (ManuVitto @ 15/1/2011, 22:52) 
Ciao Tiziana, mi sembra interessante cercare di approfondire la sfumatura della sincerità come una forma di "violenza".
Da come ho interpretato le parole di Viola mi sembra che stia parlando di quella sincerità "spietata" sia verso se stessi che gli altri. E' indubbio che questo tipo di sincerità non può essere una carezza sia verso se stessi che verso gli altri però, forse, è l'unico modo per andare veramente in profondità e scavalcare le trappole dell'io ( diciamo che è l'io che si sente violentato ) perchè comunque la mettiamo, se una verità è scomoda, fa male !

Ciao Vittore, per il tuo Ps, ora mi sento più in forma e sono anche in ferie.
Tu pensi davvero che mentre uno è sincero in modo spietato,( parliamo prima degli altri), scavalca le trappole dell'io?
Non so se penso alle volte che ho detto cose dirette e sincere per esempio a mia figlia, per stimolarla , perchè prendesse delle decisioni, ecc..non so se stavo lasciando da parte l'io, so che cercavo di esercitare il mio ruoloo di genitore, ma fino a che punto agivo veramente con sincerità? Forse a volte era così, ma era anche perchè desideravo ottenere. Ottenere per esempio che lei fosse brava a scuola, che prendesse bei voti, che imparasse a darmi una mano in casa, perchè così mi affaticavo meno io. Quando ha lasciato l'università per esempio, io sinceramente, le ho detto poi sono cavoli tuoi. Oggi mi sacrifico e ti permetto di stuare, domani quel treno è fermo alla stazione perciò decidi quello che vuoi, ma poi si lavora.
Quando non voleva andare ad un colloquio, io sinceramente le ho detto che non poteva rifiutarsi ed ho finto di essere lei. Al colloquio, poi l'hanno presa, e da allora cosa è nata cosa, e oggi lavora. Quando è incavolata poi mi rinfaccia, e mi dice bella roba, ora faccio quello che facevi tu : un lavoro di cacca". A me viene da ridere e sotto sotto sono anche contenta, almeno lavora. Ma qui mi viene da dire fino a che punto la sincerità non diventa egoismo?
Ciao.
Tiziana
 
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view post Posted on 17/1/2011, 21:05
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Ciao Tiziana, secondo me non è possibile fare uscire l'aggressività con dolcezza se prima non si è cominciato a farlo. Il mio può sembrare un gioco di parole, invece, proprio in questo aspetto, cominciare a farlo, individuo una maniera per "gestire" la nostra aggressività. Per contro, lasciare che il fango che porta con sé si fermi per dirla con le parole di Viola, non farà altro che lasciare incontrollata, e quindi potenzialmente pericolosa nel momento che saremo costretti a manifestarla, l'aggressività appunto.


Per rispondere a questa tua domanda: Ma in che modo posso manifestare l'aggressività con dolcezza? Ciao Tiziana

io lascerei da parte per il momento ragionamenti come l'immagine oppure è il mio io che si comporta così. Direi invece, che dopo avere iniziato ad applicare quello che ho già detto sopra, basterebbe che riuscissimo a fare affiorare nella nostra mente il pensiero che forse non abbiamo tutte le ragioni in questa occasione. Permetterci di avere al nostro interno questo semplice dubbio, credo che la manifestazione dell'aggressività non possa altro che venire modificata, addolcita appunto.

Luciano
 
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view post Posted on 17/1/2011, 22:50
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CITAZIONE (trizi @ 17/1/2011, 20:20) 
Ciao Vittore, per il tuo Ps, ora mi sento più in forma e sono anche in ferie.
Tu pensi davvero che mentre uno è sincero in modo spietato,( parliamo prima degli altri), scavalca le trappole dell'io?
Non so se penso alle volte che ho detto cose dirette e sincere per esempio a mia figlia, per stimolarla , perchè prendesse delle decisioni, ecc..non so se stavo lasciando da parte l'io, so che cercavo di esercitare il mio ruoloo di genitore, ma fino a che punto agivo veramente con sincerità? Forse a volte era così, ma era anche perchè desideravo ottenere. Ottenere per esempio che lei fosse brava a scuola, che prendesse bei voti, che imparasse a darmi una mano in casa, perchè così mi affaticavo meno io. Quando ha lasciato l'università per esempio, io sinceramente, le ho detto poi sono cavoli tuoi. Oggi mi sacrifico e ti permetto di stuare, domani quel treno è fermo alla stazione perciò decidi quello che vuoi, ma poi si lavora.
Quando non voleva andare ad un colloquio, io sinceramente le ho detto che non poteva rifiutarsi ed ho finto di essere lei. Al colloquio, poi l'hanno presa, e da allora cosa è nata cosa, e oggi lavora. Quando è incavolata poi mi rinfaccia, e mi dice bella roba, ora faccio quello che facevi tu : un lavoro di cacca". A me viene da ridere e sotto sotto sono anche contenta, almeno lavora. Ma qui mi viene da dire fino a che punto la sincerità non diventa egoismo?
Ciao.
Tiziana

Per rispondere alla tua prima domanda direi che, se non proprio si riesce a scavalcare le trappole del proprio io con la sincerità, almeno c'è una buona opportunità di tenerlo a bada, gestirlo.
Per l'esempio che mi fai di tua figlia direi che è un tasto delicato perchè bisognerebbe capire veramente quali erano le aspettative tue nei suoi confronti e quali erano invece i suoi bisogni, quindi ogni storia è a se, con bisogni completamente diversi.

Se la sincerità puo diventare egoismo ? Secondo me c'è sempre una parte di egoismo anche nella sincerità, però in questo caso si può definire "sano egoismo" nel gratificare se stessi per essere riusciti a essere sinceri con se stessi.

Vittore

Edited by Odisseo76 - 1/2/2011, 15:51
 
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view post Posted on 18/1/2011, 17:31
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Ciao tina, che possa essere anche in questo caso la questione dei doni? Cioè quando si sono capite e comprese le cose, allora si usa la sincerità come un dono e in questo caso anzichè fare arrabbiare l'altro con consapevolezza, si usa la sincerità con consapevolezza. Direi anche sorpassando il fatto che l'altro si potrebbe offendere, perchè chi usa la sincerità in quella maniera forse è proprio una reazione che vuole suscitare nell'altro. Mi domando se si può, in attesa di essere consapevoli, agire e riuscire ad operare una sorta di osservazione mentre usiamo questa sincerità.
A presto
Tiziana

Ciao Tiziana , a proposito dei doni , io non avevo fatto quel collegamento , ma visto che tu hai notato questo particolare , potrebbe anche essere il caso dell'aggressività . Quando una nostra caratteristica viene compresa si trascrive nel nostro corpo akasico come un dono , già ... ma nel frattempo proviamo a capire seguendo le indicazioni di Viola e a vivere l'esperienza ! Secondo me, il primo passo da fare, come tu stessa hai affermato , è quella di osservare se stessi mentre ci si confronta, fare attenzione alla maniera in cui la nostra aggressività viene espressa , oppure al perchè viene repressa. Ecco, penso che essere sinceri significhi esprimere sia la nostra emotività ( senza esagerare possibilmente) che la nostra opinione , senza ferire intenzionalmente l'altro. In questo caso non credo che ci saranno dei grandi residui dolorosi, o forse, potrebbero essere più facilmente superati, con la consapevoleza che l'altro , ma anche noi stessi quando capita , potrebbe subirla (la sincerità ) come una violenza . Mah... non so se è chiaro . Tina

Edited by secci tina - 19/3/2011, 10:51
 
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ArmandoZa
view post Posted on 19/1/2011, 12:30




Ciao Tina,ciao Tiziana, Per quanto noi viviamo le vite di tutti i giorni, per quanto abbiamo necessità delle esperienze che dobbiamo attraversare, per quanto l'incontro-scontro con gli altri sia NECESSARIO per portarci elementi su cui ragionare, il percorso per annullare quantomeno la nostra sofferenza, può passare, SOLTANTO, attraverso al nostro intimo. Se non si riesce ad essere sinceri con noi stessi, non vi potrà mai essere sincerità verso gli altri e, senza sincerità, nessuna creatura, dice la Guida, riuscirà veramente a comprendere ciò che essa è nel suo più profondo modo di essere.. Tantissime cose sarà possibile comprendere cercando di capire le proprie INTENZIONI (come ho già ricordato) riconoscendo, nelle intenzioni stesse, quali sono gli elementi di sincerita'. L'intenzione è sempre e comunque il filo conduttore sul quale tutti noi indistintamente possiamo basare le nostre esperienze, sicuri che le stesse NON saranno vissute inutilmente.

Per non accontentarci solamente del concetto,cosa che pare facciamo,sovente, nella pratica , per arrivare a capire la nostra vera intenzione, la tecnica migliore da usare e suggerita dalle Guide, sarebbe quella di fare o non fare una azione e poi incominciare da questo aver fatto o non aver fatto e chiedersi per prima cosa quale è stato il -desiderio- che ha mosso l'intenzione stessa.

Armando

Edited by Livvy - 19/1/2011, 13:54
 
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view post Posted on 19/1/2011, 16:46
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Buonasera a tutti.

Io e mio marito eravamo due persone aggressive.
Io ero un’aggressiva manifesta, mio marito un aggressivo nascosto. Durante le nostre discussioni io alzavo la voce, mi infervoravo, lo offendevo. Lui non mi rispondeva cosicché il mio nervosismo aumentava sempre di più fin a quando lui girava i tacchi ed usciva da casa. Lui si definiva un calmo e mi definiva un’isterica.
Usavo la sincerità come un macete per demolirlo, lui continuava ad usare il silenzio, mi evitava, per lui ero trasparente.
Questo che vi ho raccontato è durato per circa 25 anni. Il cambiamento è cominciato quando anche lui ha timidamente e spietatamente iniziato ad essere sincero con me. Rimanevo stordita quando mi sbatteva in faccia il mio vero comportamento e ciò che provocava in lui. Vi assicuro che questa è stata la svolta.
Io credo che se avesse continuato a tacere forse oggi non saremmo più insieme.
 
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trizi
view post Posted on 19/1/2011, 20:49





:sad.gif:
Ciao Luciano, tu mi stai suggerendo quindi di mettere in atto una sorta di autocontrollo e autoosservazione in via diretta, mentre sta accadendo un fatto?
Se ho capito bene, si concordo , sarebbe giusto e sperabile . Forse per me il difficile è uscire proprio dalla situazione che: sono gli altri che mi aggrediscono per primi e non io. Per esempio già l'ho detto di norma mi comporto con moderazione, e scatta la famosa aggressività solo se mi pare che l'altro mi attacchi. Chiaramente tutto questo oggi è decisamente diluito e potrei anche definirmi una che spesso riesce a tenere sotto controllo la situazione. Però hai ragione e mi pare che anche Marisa l'abbia sottolineato: e se l'altro anche esprimendosi in maniera accesa, abbia solo visto il vero?A questo punto mi resterebbe solo di allenare me stessa a non dare più nulla per scontato e io non avendo sempre ragione, mollerei anche quella sorta di vittimismo in cui spesso ricado.
Chissà se questo può voler dire riuscire a contenere l'aggressività e lasciarla uscere dolcemente?
Sto cercando di ricordare, ma non mi viene in mente con facilità una situazione in cui io mi sono mostrata dolce in una discussione.
Grazie
Tiziana
 
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trizi
view post Posted on 19/1/2011, 21:11




CITAZIONE (missini @ 19/1/2011, 16:46) 
Buonasera a tutti.
Io e mio marito eravamo due persone aggressive.
Io ero un’aggressiva manifesta, mio marito un aggressivo nascosto. Durante le nostre discussioni io alzavo la voce, mi infervoravo, lo offendevo. Lui non mi rispondeva cosicché il mio nervosismo aumentava sempre di più fin a quando lui girava i tacchi ed usciva da casa. Lui si definiva un calmo e mi definiva un’isterica.
Usavo la sincerità come un macete per demolirlo, lui continuava ad usare il silenzio, mi evitava, per lui ero trasparente.
Questo che vi ho raccontato è durato per circa 25 anni. Il cambiamento è cominciato quando anche lui ha timidamente e spietatamente iniziato ad essere sincero con me. Rimanevo stordita quando mi sbatteva in faccia il mio vero comportamento e ciò che provocava in lui. Vi assicuro che questa è stata la svolta.
Io credo che se avesse continuato a tacere forse oggi non saremmo più insieme.

Ciao Donatella, da quello che descrivi, però, io noto una sorta di equilibrio da parte tua, equilibrio raggiunto, perchè la verità che ti arrivava direttamente in faccia da tuo marito in un qualche modo la accoglievi. Forse tuo marito esercitava proprio, il lasciare uscire l'aggressività con dolcezza, impedendo il solito rimbalzo delle rimostranze . Tu poi dal canto tuo sapevi osservare la verità che ti si mostrava.
Nell'esempio della mia esperienza di vita, invece non mi si parava in faccia una verità palese, ma un'insieme di ragioni e torti. Il mio orgoglio/arroganza/presunzione, forse mi impedisce di setacciare le tante cose sincere che gli altri vedono di me (difetti) o attegiamenti scorretti, da quelle meno vere. Certo è che sono spesso ricaduta dalla parte del torto perchè acceccata dall'impulsività e dalla determinazione di non essere ingiustamente attaccata. Se fossi vermanete rimasta folgorata da una evidente verità, non so in che modo avrei reagito. Per le mie litigate, vi era equilibrio di torto e ragione per tutti e due ,ed io mi sprecavo la mia fetta di sincerità, con il mio brutto atteggiamento. Però devo dire che se anche non si raggiungeva un'equilibrio, il fatto di essermi sgolata, mi faceva stare meglio.Poi...naturalmete si ragionava e sapevamo tirare le nostre conclusioni.
Ciao
tiziana
 
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