| Sulla base data dai moderatori nella sezione Etica del forum, provo a inviare un primo topic in questa parte Filosofica. Ho pensato di partire da un argomento semplice e alla portata di tutti in modo da non iniziare con le cose difficili...
Lo spirito Guida
Definizione di Georgei: Entità che è preposta alla guida di un individuo, indirizzandolo verso le esperienze che gli sono necessarie. Può essere considerato l’aiutante del karma, in quanto non permette a chi guida di fuggire le situazioni karmiche che deve affrontare o subire. Ne deriva, logicamente, che lo spirito guida deve avere, per poter effettuare bene il suo compito, un’evoluzione maggiore di colui che deve guidare. Spesso - ci è stato detto - coloro che dicono di parlare col proprio Spirito Guida, o si illudono di avere un contatto inesistente (solitamente amici o parenti morti nel corso della vita stessa dell’interessato), o parlano con entità illuse anch’esse di essere gli spiriti guida di quelle persone. In realtà lo spirito guida non cambia mai, per tutta una vita, quindi non può mai essere lo spirito di qualcuno conosciuto in vita. Inoltre lo spirito guida, solitamente, agisce nell’ombra e nell’anonimato in quanto, facendosi conoscere, il guidato potrebbe avere una certa influenza su di lui e, quindi, interferire con l’espletamento dei suoi compiti. In ambito medianico esistono gli spiriti guida di un gruppo, ovvero entità preposte alla guida spirituale dei componenti del gruppo. Ad esempio, nel caso del cerchio Ifior, Moti.
Messaggio che mi ha fatto sorgere le domande: Abbiamo detto che l’individuo che deve essere guidato possiede una certa comprensione, e che l’entità che lo deve guidare deve possedere una comprensione maggiore, altrimenti non potrebbe guidarlo; però abbiamo anche detto che questa comprensione è soltanto in parte maggiore, non è totale, giusto? Allora, non essendo totale può capitare l’occasione in cui lo Spirito Guida non sia con una tale comprensione interiore da poter veramente aiutare il suo guidato in quel particolare frangente. Avevamo già detto, in passato, che lo spirito guida non è lasciato abbandonato a se stesso, ma che vi sono altre entità che osservano quanto sta combinando, proprio per evitare questi problemi, in quanto lo spirito guida, nel compiere il suo lavoro (nulla viene sprecato nella Realtà, nell’universo, nella totalità delle cose) contemporaneamente deve imparare, acquisire da questa sua esperienza di guida degli elementi che poi, a sua volta, sperimenterà allorché s’incarnerà ancora. Esistono, dunque, altre entità di maggiore evoluzione, che controllano il giusto svolgersi di ciò che accade. Questo, se ci pensate bene, si riallaccia a quanto avevamo detto a proposito delle entità poco evolute, cioè che nessuna di esse riuscirà a fare qualche cosa che vada contro la necessità di esperienza, e quindi di karma, dell’individuo. Questo perché? Perché sempre le entità dei piani superiori interverranno per far sì che esse non possano agire contro i bisogni di esperienza dell’individuo incarnato. Scifo
Personalmente trovo il tutto un po' macchinoso: un'entità che controlla un'entità che controlla un uomo... sembra un po' la casa degli specchi. Ma allora, mi domando io, che necessità c'è di avere uno Spirito Guida? Gian
Edited by Moderatore sez. Filosofica 1 - 27/9/2010, 15:57
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