La fine di un ciclo, 22 luglio 2008

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Moderatore sez. Messaggi
view post Posted on 30/12/2010, 10:52





Figli nostri, siamo dunque giunti alla fine di questo lungo cammino che ci ha visti percorrere assieme, lungo i due lati del velo, un lungo percorso.
Con queste nostre parole il Cerchio conclude in questo vostro "oggi" un'avventura incominciata tanto tempo fa, in epoche lontane.
Non siate tristi per questo: noi vi abbiamo dato, in questi decenn,i tutto ciò che è stato possibile darvi, offrendovi di continuo la possibilità di prendere da noi ciò di cui avevate bisogno. A volte è stato poco, a volte è stato tanto, e questo è dipeso solo da voi, dalla vostra capacità di fare veramente vostre le nostre parole.
Chi ha preso poco è stato messo davanti ai suoi limiti, chi ha preso tanto avrà certamente visto cambiare la propria vita.
Avreste potuto prendere di più, senza dubbio avreste anche potuto dare di più... e ancora una volta non possiamo che ripetervi, anche in questo frangente, che VOI possedete la responsabilità di aver fatto fruttare in voi le nostre parole, perché VOI e nessun altro siete gli artefici del vostro percorso interiore.

Il Cerchio vi ha accompagnato per lunghi anni, molti di voi addirittura per decenni, diventando spesso una parte non secondaria della vostra vita.
Da adesso in poi sarete voi stessi, se lo vorrete, a far continuare a vivere il Cerchio dentro di voi, a far sì che esso sia ancora e sempre una parte importante della vostra vita.
E' un po' come se il vostro amore venisse messo alla prova: senza nuove parole da parte nostra, senza la nostra presenza tangibile, senza l'àncora dell'incontro con noi il vostro amore, così spesso enunciato, si rivelerà reale o soltanto la manifestazione del vostro bisogno di amare e di essere amati, del vostro desiderio di sollevarvi al di sopra delle persone comuni, del vostro appagamento nel sentirvi "prescelti"?
Soltanto il tempo, l'inesistente tiranno delle vostre vite, ve lo farà comprendere.
La maggior parte di voi andrà per altre strade, portando in sé i semi che abbiamo sparsi a piene mani.
Ad ognuno di voi speriamo di essere riusciti per lo meno a donare la certezza che non siete e non sarete mai soli, che è meglio sperare che disperare, che la qualità della vostra vita può essere diversa, se lo volete, che amare le persone che vi circondano è un tutt'uno con la capacità di amare voi stessi, che ogni altra persona può esservi maestra così come voi potete essere maestri di qualunque altro incarnato, che tutto ciò che esiste concorre a incanalarvi nella direzione più adatta a voi e che anche il dolore e la sofferenza non sono mai fini a se stessi ma hanno una loro ragione d'essere nello spingervi quando vi fermate, nell'incitarvi quando vi demoralizzate, nel mostrarvi che, almeno nel dolore, esistono dei punti di unione con gli altri sui quali costruire la vostra compassione, la vostra condivisione, la vostra partecipazione.
Non ascoltate il vostro Io che vi sussurrerà incessantemente che noi non ci saremo più, sentendovi abbandonati e soli: noi ci saremo sempre e comunque e le nostre voci sussurreranno nel vento, per voi, ogni volta che vorrete ascoltare:
In ogni uomo arde una candela che nessuno può spegnere
(I vostri Fratelli)
 
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