Sul nuovo corso del Cerchio, Scifo, Moti - 28 luglio 2011

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Moderatore sez. Messaggi
view post Posted on 28/7/2011, 11:07




Creature, serenità a voi.
Ho sentito alcuni di voi affermare che, dal momento della chiusura delle riunioni pubbliche del Cerchio, non abbiamo più detto niente di nuovo.
Devo dire che questa affermazione mi ha fatto piacere, perché significa che avete presente ciò che abbiamo detto all’epoca, affermando che tutti gli elementi che avevamo il compito di portarvi erano ormai stati detti e che, quindi, non avremmo avuto elementi nuovi da sottoporre alla vostra attenzione. Sono sicuro che la nostra coerenza nel tempo costituirà un elemento di fiducia nei nostri confronti, dal momento che mai è successo, in questi decenni, che non abbiamo mantenuto o fatto quanto avevamo promesso o affermato di fare. In questo, forse, si può scorgere la differenza tra noi e voi.
Ciò non toglie, come avrete visto, che molte sono ancora le cose da poter approfondire.
Perché vedete, creature nostre, anche la Verità più vera può essere osservata da molti punti di vista, e il diverso punto di osservazione scandisce la maniera in cui detta Verità può venire percepita e compresa dalla limitatezza dell’individuo che è inserito all’interno del mondo della dualità e della soggettività, con tutte le limitazioni e le difficoltà che un’osservazione - attuata da un ambiente inevitabilmente sottoposto ai confini imposti dalla percezione soggettiva - portano con sé.
Quanto vi stiamo dicendo negli ultimi anni ha la funzione di aiutarvi a collegare i vari elementi che vi abbiamo suggerito nel tempo, aprendovi la strada per un’osservazione della Realtà più strutturata e concatenata nelle sue varie componenti, con l’intento di farvi quanto meno intuire come detta Realtà non sia costituita da una molteplicità di elementi a sé stanti, bensì da una fitta interconnessione tra di essi di cui ogni individuo è parte integrante attiva, necessaria e addirittura indispensabile all’esistenza della Realtà stessa.
Stiamo, quindi, cercando di farvi arrivare a comprendere che il vostro modo di immaginare la Realtà e voi stessi come due elementi distinti sia travisante rispetto al reale stato del Cosmo in cui siete inseriti, portandovi, poco a poco, a travalicare i confini stabiliti dal vostro Io antropocentrico indicandovi il fatto che non siete il centro del Cosmo ma una parte di esso, alla pari, come importanza, con tutte le altre parti che lo costituiscono.
Senza dubbio avreste trovato più appagante, più stuzzicante, più gratificante che noi affrontassimo altri argomenti: che ci dilungassimo sui buchi neri e sui buchi bianchi, che parlassimo di Atlantide in maniera più dettagliata o delle vostre vite passate e che, magari, ci dedicassimo a raccontarvi delle altre civiltà o popolazioni che esistono all’interno del vostro Cosmo.
Ma noi preferiamo tenervi nel “qui e ora”, cercando di farvi arrivare il messaggio che tutte le filosofie, tutti i ragionamenti, tutte le teorie hanno un senso, una validità e un’utilità soltanto se forniscono nuove visioni di ciò che l’individuo si trova ad affrontare nel corso della propria vita; se, cioè, forniscono qualcosa di utile per arrivare a comprendere se stessi e la Realtà circostante in maniera da poter condurre nella maniera più utile l’esperienza di vita che si sta conducendo.
Pensate davvero che approfondire il discorso dei buchi neri e bianchi possa migliorare in qualche modo la qualità della vostra vita?
Pensate davvero che conoscere il remoto passato di Atlantide o le vostre esistenze precedenti nei particolari possa servirvi a qualcosa nel condurre le vostre vite?
Il passato (così come il futuro) non è privo di importanza, ma la sua importanza non risiede in ciò che è stato, bensì nel suo essere la radice del vostro essere attuale e nell’aiutarvi a comprendere ciò che siete oggi e attraverso quale percorso evolutivo ed esistenziale siete arrivati ad essere il vostro attuale “Io”, ma nulla di più: chi siete stati non ha più alcuna rilevanza nella vostra realtà, se non quella dovuta alle ricadute che quei vostri “Io” del passato hanno lasciato come eredità di esperienza e di comprensione al vostro “Io” di oggi.
Voi tutti siete stati dei bambini ed esserne consapevoli fa parte della vostra concezione di voi stessi, della costruzione della vostra immagine attuale di voi stessi e della vostra trasformazione in individui adulti. Ma quale senso e utilità potrebbe avere per voi continuare a pensare al vostro essere stati bambini quando quel bambino non esiste più se non in ciò che quello stadio della vostra vita ha lasciato come retaggio al vostro essere persone adulte?
Pensate davvero che sentirci parlare delle molteplici civiltà e razze che si evolvono all’interno del vostro Cosmo vi possa aiutare o essere utile in qualche maniera?
Se è così guardate un film o leggete un libro di fantascienza: ritenerli veri avrà per voi la stessa utilità che avrebbe il fatto che noi ci soffermassimo a parlare di questo argomento, argomento - fra le altre cose - accettabile solo per “fede cieca” nei nostri confronti dato che, in realtà, tutto ciò che potremmo dirvi in proposito non sarebbe verificabile in alcuna maniera e le nostre parole avrebbero la consistenza di un delirio senile!
No, creature nostre, ciò non rientra nei nostri intenti: noi preferiamo tenervi il più possibile in contatto con la vostra realtà, aiutarvi a viverla meglio comprendendola, aprirvi la mente a considerazioni applicabili al vostro “qui e ora”, in quanto non vorremmo essere proprio noi lo stimolo che vi suggerisce modi e scuse per fuggire dalla vostra realtà e dalle vostre responsabilità di individui incarnati! (Scifo)

Senza dubbio, chi ha seguito il percorso del Cerchio in questi decenni potrà trovare aridi i discorsi che stiamo facendo attualmente e rimpiangere le coccoline o l’amore che noi vi manifestavamo negli incontri, magari attraverso una semplice carezza o una piccola frase lenitiva dei vostri tormenti.
Eppure, figli nostri, niente di quell’amore che avevamo costruito per voi negli anni è mai andato perso: se non lo percepite ancora non significa che quell’amore non esiste più ma che, probabilmente, per voi era una gratificazione legata al vostro desiderio di “ricevere” più che a una reale corresponsione di amore tra noi e voi.
Infatti, quando il rapporto d’amore esiste, nulla lo può interrompere o annullare, è un rapporto che resta inalterato nel tempo anche se, magari, non viene più manifestato negli stessi modi di una volta.
Ma la manifestazione dell’amore non è l’amore: l’amore è una condizione interiore che non ha alcuna dipendenza o correlazione (se non per l’Io) con la maniera in cui esso viene espresso.
Esso è ciò che fa sussurrare all’anima innamorata, con dolcezza e pacatezza:

Io ti amo…
e non mi importa quanto tu sia egoista, insensibile, disattento ai miei bisogni…
Io ti amo…
anche quando ti dimentichi di me per inseguire i tuoi sogni, per percorrere vie che sembrano allontanarsi dalla mia..
Io ti amo…
amo le tue grandezze e le tue pochezze, le tue qualità e le tue mancanze, la tua logica e la tua illogicità, la tua freddezza e la tua passione, il tuo sorriso e le tue lacrime.
Io ti amo…
e non ho bisogno che tu me lo ripeta di continuo né di chiedermi se anche tu mi ami, perché il mio amore è parte indissolubile di me ed è talmente vero e reale che basta a se stesso, senza sentire alcuna necessità di porre condizioni alla sua espressione o di definire limiti di qualunque tipo alla sua estrinsecazione.
Io ti amo…
e non c’è altro che io possa aggiungere per rendere più vero, più presente, più importante, più potente, più dolce, più appagante dell’amore che io provo per te.
(Moti)


 
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