Incontro di dicembre 2016, 29 dicembre 2016 - Hiawatha, Scifo, Francesco, Moti

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 29/12/2016, 12:59

Utente Senior

Group:
Administrator
Posts:
769

Status:


Adesso che ho la possibilità di osservare il nostro meraviglioso pianeta da diversi punti di osservazione, la mia meraviglia e il mio stupore per la sua bellezza ne escono accresciuti, confermando le sensazioni che provavo quando, incarnato, la mia percezione soggettiva della realtà in cui ero inserito mi permetteva soltanto una visione limitata e parziale di tale realtà, pur avvertendo già allora, dentro di me, la certezza che tale bellezza pervadeva non soltanto la piccola porzione di mondo in cui conducevo la mia esistenza ma tutto il pianeta e l'immenso cosmo di cui fa parte.
Questa sensazione che premeva dentro di me con forza non mi rendeva orgoglioso né mi faceva sentire il centro dell'universo e il perno attorno al quale esso ruotava ma, al contrario, suscitava in me un senso di estrema umiltà e consapevolezza della mia pochezza – anch'essa, non si può far a meno di riconoscerla, meravigliosa in se stessa – di fronte alla vastità e all'armonia del creato.
E queste considerazioni facevano sorgere in me un forte senso di appartenenza e una profonda gratitudine per il posto che il Grande Spirito mi aveva riservato all'interno del suo incommensurabile disegno.
Osservando il pianeta dall'alto dello spazio la sua bellezza splende ancora come se nulla fosse mai cambiato e nulla abbia mai potuto intaccare la sua magnificenza.
Ma, avvicinandomi alla superficie del pianeta, le ampie ferite che gli sono state inferte nei millenni appaiono in tutta la loro crudezza e il mio cuore sanguina all'evidenza di quanto sia ancora lontana quella meta evolutiva che la razza umana sembra fare così fatica a raggiungere, pur facendo parte del suo inevitabile destino.
L'opera dell'uomo sta turbando l'equilibrio dell'intero pianeta che, d'altro canto, così come accade al corpo dell'uomo, tende a ricreare il suo equilibrio interno, cercando di trovare nuove armonie che gli permettano di assolvere al meglio la sua funzione di ambiente che ha la sua ragione d'esistere nel permettere il manifestarsi dei processi evolutivi che lo percorrono.
Molti tendono a interpretare le calamità che sembrano presentarsi in maniera sempre più frequenti come una ribellione del pianeta alle vessazioni continue a cui è sottoposto, ma in realtà non è così: il pianeta ha le sue reazioni naturali e una sua consequenzialità logica dei fenomeni che l'attraversano, tutti tendenti a mantenerlo intatto e a preservare integra la sua funzionalità evolutiva, e non è suo compito preoccuparsi del singolo individuo o, se per questo, neanche della singola razza: la sua priorità è e resta, sempre e comunque, quella di cercare di preservare intatti i vari ambienti che contiene o di crearne di nuovi in armonia che il Grande Disegno di cui fa parte.
Ecco, così, che si verificano i sommovimenti tellurici, lo scioglimento dei ghiacci e il conseguente innalzamento delle acque, l'inaridimento di certe zone controbilanciate dalla nuova – anche se non ancora evidente – fertilità di altre, preparando cambiamenti climatici e di zone abitative che possano coadiuvare i bisogni evolutivi della razza umana, in continua mutazione.
E, poiché nulla, nel Cosmo, è frutto del caso, ogni cambiamento dell'ecologia planetaria fa sempre da supporto al percorso evolutivo dell'essere umano, diventando fonte di insegnamento e di esempio di ciò che deve modificare nel suo modo di interagire con l'ambiente evolutivo in cui è inserito e di cui fa parte integrante.
La Terra dai mille colori manterrà intatto lo spettro di tonalità che la pervadono, anche se la loro distribuzione sul pianeta potrà essere anche estremamente diversa da era in era, continuando a suscitare stupore e meraviglia in ogni creatura che saprà osservarla non soltanto con gli occhi del corpo fisico ma specialmente con la più sottile e più ampia percezione del suo sentire e continuerà a mantenere intatta la tavolozza dei suoi colori fino a che vi sarà anche una sola creatura che avrà bisogno di lei per avvertire la sua completa appartenenza all'immensa totalità del Disegno che il Grande Spirito ha dipinto per lei. (Hiawatha)

D - In quale modo, anche la consapevolezza di essere immersi nella percezione soggettiva dei "colori", porta con sé delle conseguenze attraverso le quali possiamo "creare" un modo diverso di vivere la nostra vita?

In realtà si tratta di acquisire non la specifica consapevolezza della percezione soggettiva dei colori ma quella più generale della percezione soggettiva che caratterizza ogni specifico aspetto della vita da incarnato che riguarda un qualsiasi individuo.
Avere acquisito tale consapevolezza significa incominciare ad allargare la propria visuale del mondo e della realtà, spostando il suo baricentro dalla nostra persona per incominciare a includerla in una realtà più ampia e meno limitata.
Già questo spostamento di prospettiva è sufficiente per indurre un cambiamento epocale nel proprio modo di vivere la vita.

D - Vorrei una conferma in merito al concetto che segue: “questo concetto (atmosfere) è applicabile non soltanto ai corpi transitori dell'individuo (fisico, astrale e mentale) e a quello akasico, ma anche ai suoi corpi spirituali....in quanto all'interno dell'atmosfera dell'individuo vi è anche la presenza delle vibrazioni che da essi dipartono (Abn-el-tar).” La mia domanda: per corpi spirituali dobbiamo intendere i sottopiani più sottili (i più alti) di cui sono composti i nostri corpi?

No, non è così.
Con la denominazione “corpi spirituali” intendiamo i tre corpi dell'individuo (ricordate che abbiamo sempre detto che i corpi incarnativi dell'individuo sono sette) composti da materia più “sottile” di quella che compone il corpo akasico, e dei quali non vi abbiamo mai dato delle notizie particolarmente dettagliate.
Senza dubbio vi chiederete perché non abbiamo fornito spiegazioni strutturate anche di questi tre corpi, così come abbiamo fatto per i corpi che vanno da quello fisico a quello akasico.
Le spiegazioni sono molteplici, e tra i motivi non vi è certamente quello di tenervi nascosto qualche misterioso particolare esoterico!
Il fatto è che i corpi spirituali sono talmente lontani dalla vostra possibilità di comprensione che abbiamo ritenuto inutile approfondire la loro descrizione, per non saturare la vostra comprensione – già messa a dura prova dalle molte nozioni che in questi anni abbiamo sottoposto al vostro lavorio mentale – con dati che sfuggono alla vostra elaborazione e che, in fondo, non sono strettamente necessari allo sviluppo dell'insegnamento che vi stiamo portando e per il quale risulta, invece, essenziale approfondire ciò che riguarda i corpi transitori e, ovviamente, il corpo della coscienza che, con la strutturazione del suo sentire nel corso dell'evoluzione, è il principale motore del percorso evolutivo di ogni individuo incarnato.

D - La mia opinione è che qualsiasi cosa siano questi corpi spirituali, per esistere, devono avere al loro interno, una serie di vibrazioni che fornisce loro una intrinseca “coesione”. Partendo da questo presupposto, secondo me, nell’atmosfera che noi manifestiamo sul piano fisico, sono comprese anche le vibrazioni dei piani spirituali.

Questo è senza alcun dubbio vero: non dimentichiamoci di pensare all'individuo non come una serie di corpi a sé stanti, ma come l'unione delle vibrazioni provenienti da tutti i suoi corpi che circolano nella sua struttura e, nel loro circolare, interagiscono e reagiscono tra di loro moltiplicando le vibrazioni interne dell'insieme/individuo attraverso la creazione di vibrazioni “temporanee” scaturite dall'incontro/scontro tra i vari tipi di vibrazione presenti.
Questo significa che all'interno dell'atmosfera vibratoria che circonda ogni individuo incarnato sono presenti tutte le vibrazioni che percorrono la materia della totalità dei corpi collegati all'individuo, quindi anche quelle dei corpi spirituali che non hanno un'influenza diretta sulla vostra vita e sulle reazioni dei vostri corpi inferiori ma risultano essere indispensabili e necessari per mantenere intatto e attivo il collegamento col Tutto e a fornire dinamicità ai processi che percorrono il vostro corpo della coscienza, permettendogli di non perdere la possibilità, per esempio, di raffrontarsi con le vibrazioni degli Archetipi Permanenti alla ricerca di un suo più completo allineamento con i loro dettami.

D - Fra le tante vibrazioni possibili, perché sono stati presi in considerazione i colori? L'aura ha anche una vibrazione sonora oltre che visiva? che interazioni ci sono tra l'aura dei diversi esseri viventi? può esserci un rapporto di "sintonia" di vibrazione che potrebbe essere anche curativa? (mi vengono in mente i fiori di Bach, la cromoterapia, la musicoterapia, ...). Insomma: quale rapporto può esserci, in questa prospettiva, tra l'aura dell'individuo e l'ambiente che lo circonda?

Come abbiamo già detto, vi abbiamo parlato in maniera un po' più dettagliata dei colori principalmente per soddisfare una vostra richiesta in merito e ottemperare alla promessa che vi avevamo fatto di ritornare sull'argomento.
Non lo riteniamo un argomento indispensabile per comprendere la struttura della Realtà che abbiamo cercato di mettere a disposizione del vostro ragionare, ma sappiamo che una delle qualità più tipica dell'essere umano è la curiosità, così abbiamo scelto di soddisfarla comunque in maniera un po' più elaborata.

D - I colori sono il risultato della percezione da parte dell'individuo dei vari tentativi di decodifica che vengono attuati dai suoi vari corpi sia nella fase di discesa delle vibrazioni, che in quella di risalita, nel corso dell'attuarsi del piccolo ciclo corpo akasico/corpo fisico?

La percezione dell'individuo è uno degli elementi essenziali che accompagnano tutto lo sviluppo dell'esperienza dell'individuo durante le sue fasi incarnative.
Se non esistesse la percezione, l'individuo incarnato non avrebbe la possibilità di adoperare le risultanze della sua esperienza per acquisire elementi di comprensione, in quanto verrebbe a mancare l'introiezione delle reazioni alle esperienze di vita e, di conseguenza, verrebbe a mancare la possibilità di osservare le proprie personali azioni e reazioni nei confronti delle esperienze affrontate.

D - Le vibrazioni dei colori potrebbero essere percepite tramite il processo che viene definito "sogno"?

Non mi è molto chiaro che cosa tu voglia sapere in merito...
Il sogno è in qualche modo un processo di elaborazione interiore dei movimenti che avvengono all'interno dell'individuo incarnato, una sorta di realtà virtuale che l'individuo crea in un ambiente non reale ma, appunto, virtuale, sulla scorta dei processi vibratori che si muovono al suo interno e che il suo corpo mentale cerca di ordinare e strutturare in una maniera il più possibile comprensibile e logica per il suo tipo di razionalità.
In questa realtà virtuale confluiscono gli effetti delle vibrazioni dei corpi dell'individuo, dando vita a una sorta di mondo alternativo con leggi sue proprie dotate, però, di un'elevata labilità operativa che rende tale mondo frammentario, estremamente cangiante e, in ultima analisi, fortemente soggettivo a seguito del variare continuo e incessante delle vibrazioni che lo percorrono.
Essendo una sorta di copia del mondo in cui l'individuo compie la sua esperienza di vita, in esso sono presenti anche i modi e le qualità percettive che l'individuo mette in atto nel corso della sua esistenza e, tra questi, anche la percezione delle forme, dei colori, delle emozioni provate e dei pensieri elaborati, supplendo con elementi simbolici che ovviamente vengono adoperati dall'Io (più libero di agire, all'interno di questa realtà virtuale approfittando delle minori costrizioni derivanti dalla più concreta influenza dei vincoli soggettivi propri dei corpi individuali all'interno dell'esistenza sul piano fisico dell'individuo) per cercare di rendere la realtà virtuale il più possibile aderente ai suoi bisogni e ai suoi desideri.

D - Possiamo dire che i colori risultano dall'attività di decodifica attuata dai vari corpi dell'individuo e quindi potrebbero presentarsi sotto forma "simbolica" e ciò in relazione alle incomprensioni e alle "reazioni" che inducono l'individuo nel vivere la sua esperienza?

Anche se la tua è un'elaborazione un po' confusa direi che, in linea di massima, può essere considerata accettabile.
In quanto alla relazione tra percezione dei colori e il loro aspetto simbolico è fuor di ogni dubbio che tale simbologia sia strettamente collegata al sentire dell'individuo, alle sue comprensioni e alle sue necessità evolutive.
Per altro, questo è vero per ogni fattore che è correlato al percorso evolutivo individuale ed è l'elemento principale che modula la percezione soggettiva dell'individuo all'interno della sua esperienza sul piano fisico. (Scifo)

D - Posso usare i colori per agire sui miei somatismi e quindi essere poi più ricettiva nei confronti degli stimoli della vita per risolvere le mie incomprensioni?

Questo è un concetto che è possibile riscontrare nella teoria di base della cromoterapia.
Secondo tale teoria ad ogni colore è possibile associare specifiche particolarità individuali sia di tipo psichico che di tipo spirituale, ricollegandosi in buona parte con teorie di tipo magico.
Non vi è dubbio che ogni colore, essendo un tipo di vibrazione, possa avere un collegamento con le vibrazioni tipiche di ogni individuo ma, considerato il fatto che la percezione del colore è strettamente soggettiva e collegata alle possibilità percettive di ogni individuo, credo che risulti veramente difficile poter costruire una teoria dei colori in ottica terapeutica che possa essere valido genericamente per ogni persona.
Basta pensare a come possa essere ambivalente la percezione di un colore da persona a persona, in maniera tale che per alcune, per esempio, il nero suscita sensazioni di paura ricollegandosi al simbolismo della notte e dell'annullamento della vita, mentre per altre il nero non ha caratteristiche di disagio o di paura ma possiede, invece, qualità che fanno avvertire un senso di protezione perché simbolicamente riferito alla possibilità di restare nascosti e, quindi, invisibili a ciò che si teme. Tutto fa capo, insomma, all'interiorità, ai bisogni e alle esperienze (e non della sola vita corrente) della persona.
Soffermandoci ancora un attimo sulla cromoterapia: ancora una volta sono costretto a sottolineare il fatto che, dal punto di vista scientifico, non esista alcuna prova valida che ne affermi la validità curativa e la tendenza – ancora una volta – è quella di attribuire ogni eventuale miglioramento dello stato di salute di chi si sottopone a tale tipo di terapia alla panacea universale, ovvero l'effetto placebo. (Francesco)

Con quest'incontro termina un altro anno di nostri interventi presso di voi.
Cogliamo l'occasione per manifestarvi, come sempre, la nostra vicinanza e il nostro costante affetto e per portarvi il saluto e l'amore di tutte le vostre persone care che, in questi anni, hanno oltrepassato il velo per essere accolti nel nostro abbraccio, unendo il loro amore al nostro in un afflato d'amore che, come vi andiamo ripetendo instancabilmente da decenni, non può né potrà mai diminuire nel tempo o venire mai meno.
Ci uniamo a loro nell'auguravi ogni bene, ricordandovi che la vita che vivete non è una matrigna ma una madre che si prende senza sosta cura di voi anche se, come ogni vero genitore affettuoso e sollecito, talvolta deve essere dura e insegnarvi con la crudezza della sincerità a prendere coscienza di ciò che veramente siete, con i vostri dolori e le vostre gioie, i vostri rimpianti e le vostre felicità, le vostre sollecitudini e le vostre indifferenze, il vostro prendere e il vostro dare. le vostre comprensioni e le vostre incomprensioni.
Vi amiamo, figli nostri, uno per uno e nessuno più di altri.
Che la pace sia con tutti voi. (Moti)
 
Top
0 replies since 29/12/2016, 12:59   182 views
  Share