| La nascita del desiderio, come già detto,è una sorta di effetto che si propaga come vibrazione dal corpo akasico di ciascuno di voi, portando l'individuo alla manifestazione di un comportamento all'interno del piano fisico. La sensazione di mancanza di dati da parte del corpo akasico, si tramuta, all'interno dei vostri corpi inferiori, in movimento dell'IO, in desiderio dell'IO. Ciò comporta di dover affrontare, per ciascuno di voi, le esperienze che necessariamente dovranno essere vissute attraverso il filtro dei bisogni del vostro corpo akasico Se voi interpretaste esattamente subito questi bisogni, nulla vi farebbe soffrire, ma poichè il vostro desiderio è in lotta con la realtà esterna ( l'IO percepisce la realtà a voi esterna come qualche cosa da dominare e che vorrebbe assecondare tutto ciò che egli percepisce come suo desiderio), ecco che nasce in voi, ogni giorno, la sofferenza..
Guardando, invece, dalla parte della realtà con la "R" maiuscola, l'esistenza ha preparato per voi, tutto ciò che vi può servire per farvi arrivare a comprendere e quindi alleviare il disagio del vostro corpo akasico. Ben poche cose di ciò che voi potete desiderare,diverrano realtà. Esse dirverranno realtà allorchè i vostri desideri, non saranno più portati a sopraffare gli altri, ad ottenere prestigio a mostrarvi meglio degli altri, ad essere qualche cosa di più di ciò che gli altri sono, ma quando, invece, il desiderio diventi voglia di tendere la mano agli altri, voglia di sciugare una lacrima, voglia di sorridere per rendere meno triste il volto di chi stà piangendo. Vi è quindi, anche nel desiderio che si manifesta all'interno del piano fisico quella duplice faccia da -Giano Bifronte- che lo rende ambivalente.
Il vostro compito è proprio quello di osservare i vostri desideri e far si che non siano loro a governare voi, ma voi ad indirizzare voi stessi nell'agire quotidiano. .............
Voi dovete cercare di mettere in pratica quelle piccole cose che riguardano l'insegnamento -etico morale- e che le Guide da più tempo vanno dicendo, perchè l'insegnamento filosofico può certo essere utile, però per la vostra interiorità, sono meglio gli incontri-scontri a livello morale. In realtà, entrambi, hanno importanza soltanto nel momento in cui si riflettono sulla vostra vita.
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Quando voi avete un problema o un desiderio,tendete quasi sempre, a darne una soluzione o supposta tale.Se voi ci pensate un attimo scoprirete che in realtà, non è la vera soluzione al vostro problema, ma una soluzione che rispecchia ciò che voi avevate in mente dovesse essere la "soluzione" secondo il desiderio del vostro IO. Ecco perchè il desiderio dell'IO rispecchia sempre una visione parziale, relativa e soggettiva della realtà e, quando il vostro IO desidera qualche cosa, non è che lo desideri per un miglioramento generale dell'interiorità dell'individuo , ma desidera qualche cosa di particolare e quindi di limitato Molte volte, anche seguire gli insegnamenti spirituali può rivelarsi pericoloso, soprattutto quando questi insegnamenti cadono nelle mani di un IO particolarmente furbo. ....................
Basta osservare i vostri giornali e le vostre trasmissioni televisive per capire come la sofferenza possa diventare uno strumento sociale per manipolare le altre persone e indurle a fare o dare. Questo è un IO che non combatte più che tanto contro il dolore interiore che prova in certe situazioni, ma vuole mostrare questo dolore all'esterno per far sì che gli altri, si sentano commossi.. Questo è il suo vero scopo., fare qualche cosa che lo accresca, che gli possa permettere di avere un potere di qualche tipo sugli altri. Con questo non si vuole affermare che quando ogniuno di voi soffre, la sofferenza che prova non sia reale. La sofferenza è una emozione ed un desiderio che, come ogni cosa che capita all'uomo, ha la sua radice all'interno della sua coscienza. Quindi la sofferenza ed il dolore, alla fin fine diventa sempre un mezzo per arrivare alla comprensione. .................
L'IO si ribella in continuazione e si prepara alla lotta nel momento in cui avverte una minaccia, di qualsiasi genere, al suo possedere. Si riconduce quindi, sempre all'IO, sia la sofferenza che nasce dalla minaccia, sia il prepararsi alla lotta. Per necessità di comprensione, il vostro corpo akasico invia lo stimolo ai piani inferiori per porvi in quella situazione, pronti allo scontro, Successivamente, lo stimolo di ritorno all'akasico, ha fatto sì da indurre quest'ultimo a modificare le sue spinte; quindi non ha più bisogno di questo tipo di atteggiamento, ma di tempo per sistemare nel giusto modo la nuova conoscenza di cui è entrato in possesso. Il lavoro dell'akasico finisce lì e poichè l'IO dell'individuo è costituito dall'interazione degli altri tre corpi inferiori, ecco che sul piano fisico un episodio non finisce lì, perchè mentre l'akasico è pago di ciò che ha sperimentato, per il fisico, l'atrale e il mentale (IO) le conseguenze dell'episodio continuano ad avere degli strascichi importanti. ( stizza, rancore, ecc)
Da non dimenticare che la sofferenza è solo un'illusione ed in quanto tale appartiene soltanto all'IO.
Edited by armando001 - 16/1/2023, 16:38
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