L'architettura della Realtà

« Older   Newer »
  Share  
LucianoB.
view post Posted on 18/7/2023, 17:07 by: LucianoB.
Avatar

Utente Senior

Group:
Member
Posts:
442
Location:
Chioggia (VE)

Status:


Ciao Francesco, condivido quanto hai detto nel tuo scritto.
Poi, sul discorso se sia più produttivo, ai fini di una migliore comprensione, assecondare il proprio io oppure no, e se sia sufficiente guardare gli avvenimenti in forma “passiva”, ........io penso che non cambi poi molto, e spiego il mio pensiero.
L’osservazione passiva, ha lo scopo di osservare i nostri moti interiori senza per questo giudicarci se scopriamo qualche cosa di noi stessi che non ci piace. Dato per scontato che (credo io) ognuno di noi forse non risplende di tutta luce, ma ci sono ancora delle parti “oscure” chiamiamole per comodità così, quindi la funzione prima dell’osservazione passiva, altro non sfocia che nell’accettazione di se stessi, con i pregi che possono esserci al nostro interno, e soprattutto anche con quelle parti che forse faremo volentieri a meno di ospitare. Quindi se assecondiamo il nostro io,al nostro ’osservatore , il corpo Akasico arrivano le vibrazioni delle nostre “birichinate”. Se invece non lo assecondiamo ( sempre l’io), all’osservatore arrivano le vibrazioni di queste mancate azioni, allora in questo caso delle due l’una: o manda stimoli affinché si compia quella data azione perche ne “sente” la mancanza, Oppure, e qui mi rendo conto di peccare di ottimismo, siccome avevamo già compreso precedentemente, non ci sarà bisogno di quell’azione.
Che poi, con tutti questi discorsi, mi sembra che altro non abbiamo fatto se non “sviscerare e cavillare” (con piacere) sul famoso detto delle guide, E cioè : SII Ciò CHE SEI.
Ciao a tutti Luciano
 
Top
33 replies since 23/6/2023, 07:01   581 views
  Share