La struttura della relatà:
-Per il cerchio "Ifior la base su cui costruire la concezione della realtà, è il concetto di "vibrazione", concetto questo che è stato sempre presente, in maniera esplicita, nelle parole delle Guide.
Certamente questo, come detto dalle Guide, non è l'unico modo per portare avanti il discorso che ci occupa, tuttavia esso, permette di affrontare una "realtà" che in altri tempi e in altri luoghi è stata prospettata dando la preminenza ad altri aspetti , ugualmente importanti. Sarebbe impossibile , continuano le Guide, dal nostro punto di vista del "relativo" concepire in maniera accettabile e precisa, ciò che non è "relativo" bensì Assoluto,
Ecco perchè la necessità di parlare dal punto di vista del "relativo" di come la realtà stessa venga strutturata, ovvero tenendo presente la sua costituzione e tutti gli strumenti che da essa realtà vengono messi in atto, affinchè ciascuno di noi possa ritornare alla casa madre, la quale non potrà che essere l'Assoluto stesso,
Il nostro vero se' o scintilla o come la vogliamo chiamare, è sempre stata unita all'Assoluto, ma resa inconsapevole della sua vera essenza, si sente trascinare verso la ricerca ed il ricongiungimento con la Realtà Assoluta, di cui, ripetiamo ne fà parte anche se ne è parte inconsapevole.
Mantenendo come base irremovibile il fatto che nulla nella realtà diviene, ma che tutto E', vediamo, per contro, come fare emergere il concetto di "evoluzione" evidenziandone gli strumenti ad essa indispensabili affinchè la nostra scintilla possa autoriconoscersi in Lui.
Ad innescare il processo che trasmette il "movimento" delle materie del cosmo (materie, peraltro, tutte compenetrate tra di loro.) è la "vibrazione Prima", una sorta di -materializzazione- della mano dell'Assoluto,la quale provoca, nella materia stessa, una sorta di valanga - effetto,il cui risultato è, appunto, il costituirsi dell'intero Cosmo con materie di diverse caratteristiche e qualità.
La vibrazione prima, non esegue cambiamenti, ma trasmette a tutte le materie del Cosmo, la complessa somma di vibrazioni di cui è composta, le quali costituiscono una sorta di "DNA" evolutivo del cosmo stesso.
Dal punto di vista del divenire, l'evoluzione passa attaverso a tre fasi (anche se i tre processi in realtà, non sono l'uno successivo all'altro, ma contemporanei).
Dapprima si ha l'evoluzione della materia, per preparare la stessa ad essere in grado di diventare mezzo di evoluzione. Successivamente la materia si organizza in corpi adatti alla manifestazione incarnativa dell'evoluzione raggiunta ed i nfine si ha la costituzione della coscienza che la sua evoluzione porta alla costituzione del più ampio "sentire".
Il mezzo per portare avanti l'evoluzione della materia è - l'imprinting- ovvero quel processo che all'inizio dà un orientamento ad una porzione di materia akasica, provocandone una "differenziazione" rispetto alla intera massa akasica presente sul piano stesso.. Attraverso a quella ipotetica circonferenza "vibratoria"-akasico-fisico-fisico -akasico- l'imprinting può venire concepito come la base sulla quale una porzione di materia akasica, sulle direttive della Vibrazione Prima, si modella con il risultato di innescare una "differenziazione" sempre più vasta della materia fisica-astrale-mentale.
Il mezzo analogo all'imprinting che riguarda l'evoluzione della forma è l'istinto. Esso costituisce la base per la sopravvivenza delle varie forme all'interno del piano fisico, ma lo stesso -istinto- si scontra, altresì, con le molteplici condizioni di -esperienze- ambientale e/o di rapporto con le altre forme evolutive.
Nel momento stesso in cui l'istinto non è più adeguato alle condizioni di vita che incontra sul piano fisico, l'akasico abbadona l'incarnaziomne di quel tipo di forma (es. i dinosauri)
Lo strumento usato nell'ambito del processo per l'evoluzione della coscienza, al fine di mettere in atto se stesso attraverso a quella sorta di ciclo autoalimentante che caratterizza sua l'imprinting che l'istinto, è costituito dal formarsi degli "archetipi transitori" .Attraverso ad essi, la coscienza dell'individuo, attua la propria tendenza evolutiva, superando quella inadatta secondo il -sentire- del corpo akasico, il quale, a differenza dei corpi transitori, i quali sono nuovi ad ogni incarnazione, l'akasico permane per tutto il tempo i cui l'individuo resta allacciato alla ruota incarnativa, quantomeno.
Con il raggiungimento della forma "umana" vi è la scoperta da parte dell'individuo di poter "reagire" all'ambiente e non solo, ma anche di poterlo influenzare "volutamente" con le propie azioni-.
.Qui nasce l'IO, si manifesta e si struttura come proiezione dei propri bisogni nella realtà che l'individuo attraversa , di vita in vita. L'IO è un meccanismo naturale indispensabile per l'uscita dalla catena "reincarnativa", Il concetto di reincarnazione, ricordiamolo, è molto importante in quanto, in mancanza dello stesso, non si potrebbe che dare una visione traballante all'intero processo incarnativo.
Certamente l'IO è una illusione, ma come dicono i Maestri, l'illusione per chi la vive come fosse -reale- possiede la forza e la consistenza della realtà-. Nella struttura della realtà è presente, per la nostra razza, la -sessualità-. La sessualità è la nota dominante, non soltanto di questa esistenza, ma di tutte le esistenze che abbiamo trascorso nei secoli passati. Questo non riguarda soltanto le singole individualità, ma riguarda l'intero sviluppo della nostra razza, all'interno di questo pianeta.
Abbiamo detto, che attraverso alla "genesi" degli archetipi transitori, la coscienza dell'individuo "affina" le proprie tendenze evolutive , per arrivare al costituirsi di una coscienza sempre più articolata, avvicinandosi lentamente, ma costantemente, alla perfezione. Questo grazie alle vibrazioni provenienti dagli "Archetipi Permanenti", la cui funzione è quella di essere il modello di riferimento al nostro corpo akasico, al fine di metterci in grado di riscoprire la nostra essenza e la nostra appartenenza "ALL'UNO.
Edited by armando001 - 6/2/2023, 15:23
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