Ciao Mirta, provo a rispondere ad alcune delle tue domande:
CITAZIONE
come evitare, chiedo a voi esperti,che la tentata comunicazione non sia , come spesso accade, una danza dell ego o una scenetta vittimistica nel parlare di sé ...? Si agisce in base ai bisogni giusto? Da là non si scappa !!
Allora, tutto ma proprio tutto quello che indichi nel tuo scritto (e anche molto di più se per questo) può nascondersi tra le pieghe oppure altre volte in bella vista, negli scritti che ci scambiamo, questo perché, secondo me, non è possibile evitare l’ingerenza dei nostri io, che, come giustamente dici, hanno bisogni diversi, quindi comportamenti diversi. Però, sempre secondo me, la cosa va vista sotto un altro punto di vista, che è quello a cui nel tempo ci hanno abituato le guide,cioè a prestare attenzione. Ossia, lasciare che il nostro io agisca e osservare (senza giudicarci), se possibile, con attenzione quali siano per davvero i nostri bisogni al fine di comprenderli ed infine superarli. In questa ottica il nostro io diventa uno “strumento” e non un nemico.
CITAZIONE
Ma ciò che mi colpisce è la testarda linea della (anche faticosa) ma delicata,determinazione del :"do ut des" ...
Certo,io ti do' affinche' tu dia....ma io prima di riuscire a darti,è perché SEMPRE ho ricevuto prima...
Questa storia del prima o del dopo non mi convince poi molto, mi sa tanto del famoso quesito se sia nato prima l’uovo o la gallina.
CITAZIONE
E questo è un ingranaggio sconvolgente...almeno a me sconvolge!! Mi scombina tutte le coordinate su cui viaggio.
Quale umiltà è necessaria per dover andare sempre a riflettere e a ricordare Quanto ho ricevuto, per esser messo nelle condizioni di poter dare "qualcosina" ??
Dal tuo scritto, io deduco che ne fai una questione mentale, cioè una specie di libro mastro con tanto di entrate ed eventuali uscite.
Non è così che funziona l’ingranaggio per dirla con le tue parole, perché la cosa non è in mano al nostro io per fortuna.
Quando interiormente siamo pronti a dare, ebbene lo faremo senza sforzo alcuno; per dirla con un’immagine, direi di pensare a un fiume in piena, il quale se dovesse straripare (dare) non farebbe distinzioni, ma andrebbe a colmare un dislivello.
CITAZIONE
A me stupisce sempre e tuttora, la disponibilità"del dare" ...
Come ho cercato di dirti prima, bisognerebbe porre attenzione se questa disponibilità “del dare” sia reale o nasconda invece qualche sfumatura egoistica (voglio essere ottimista). Quello che ti dirò adesso, ovviamente vale per me. Apparentemente io adesso ti sto "dando", e forse è anche vero che tu stai ricevendo, non so. Però, non è totalmente altruistico quello che eventualmente ti sto “dando”, perché in esso , oltre al mio bisogno di confrontarmi con dei temi a me cari, io vedo anche l’espandersi dei mie concetti e delle mie idee,............. bisognerebbe fare la famosa prova del "nove", cioè vedere se tu dovessi in qualche modo contraddirmi, chissà se continuerei questo rapporto epistolare.
Ma, come dicevo prima, anche questo mi torna utile, poiché mi permette di conoscermi un po’ più a fondo; cosa che senza questa specie di “rapporto” non avrei potuto fare.
Buona serata a tutti
Luciano