Posts written by missini

view post Posted: 26/2/2012, 16:59 I sogni e la loro struttura - L'Insegnamento Filosofico
CITAZIONE (SerGian @ 22/2/2012, 17:50) 
Il sogno notturno, invece penso sia un po' come ciò che succede quando si riordina la soffitta: il corpo akasico, quando non è impegnato a gestire l'individuo in stato di veglia, ci entra e comincia a sistemare tutto ciò che l'individuo ha accatastato alla rinfusa nel corso delle sue esperienze; comincia a mettere ordine, a sistemare i dati che si abbinano in modo coerente con le comprensioni già raggiunte, a dare un ordine sommario a ciò che invece non riesce a sistemare. Magari tira fuori anche qualcosa dalle scatole vecchie (quelle ordinate in modo sommario) e riesce a dargli un senso.
E qui, a volte, cade una censura e in qualche modo riusciamo a dare una sbirciata a ciò che succede al di là della nostra consapevolezza fisica.
Ecco, questa è la dinamica che mi rende maggiormente l'idea di cosa può essere il sogno.

Serena, mi piace moltissimo la tua spiegazione su cosa può essere il sogno! :wink3.gif:

Nell’ultimo messaggio sui sogni Ombra ha precisato che dobbiamo soffermarci quasi esclusivamente sulle emozioni che proviamo e sui pensieri che in esso si presentano. Io ho sempre esaminato i miei sogni nella loro totalità anche perché alcuni significati simbolici mi sembravano estremamente chiari, a volte mi è sembrato che il vero significato di un sogno fosse da attribuire maggiormente allo scenario e meno alle mie emozioni. Per un lunghissimo periodo il mio sogno ricorrente era rappresentato da case fatiscenti e diroccate, paesi distrutti da terremoti e similari ed io sapevo ben collegare il significato dello scenario al momento che vivevo ed a quello che provavo. Ora questa nuova visione dell’interpretazione dei sogni mi lascia disorientata ma, nel contempo, avere a disposizione un’altra modalità di osservazione mi entusiasma.
Mi domando perché di alcuni sogni, anche a distanza di decenni, ricordo nitidamente ogni più piccolo particolare, comprese le mie emozioni, e saprei raccontarli con dovizia di particolari, illustrandone anche il significato metaforico (o almeno quello che io ritengo tale e che continuo ancora oggi a ritenere valido), mentre di altri non ricordo nulla di nulla. Devo, forse, ritenere che quelli che mi ricordo così bene e che ho ritenuto di dover osservare attentamente, in realtà, sono i meno importanti visto che l’Io non si è impegnato per nulla ad attivare la censura della dimenticanza?

view post Posted: 25/2/2012, 14:24 Incontro del 28 gennaio 2012 - Discussioni libere sugli ultimi messaggi delle Guide
Tina, non riesco a dividere e mettere a fuoco i due concetti. Continuo ad interpretarli nello stesso modo, ci devo riflettere su. :happy.gif:

Armando, se ho capito bene tu dici che osservando l'effetto della nostra paura sugli altri possiamo capire da cosa la paura stessa ci ha distratto? Quindi la paura potrebbe essere un artificio dell'Io per nasconderci qualcosa che non vuole riconoscere.

Bè! Ho parecchio su cui ragionare! :D:

view post Posted: 24/2/2012, 22:16 Incontro del 28 gennaio 2012 - Discussioni libere sugli ultimi messaggi delle Guide
Secondo me il tuo ragionamento è giusto. Utilizzando una sintesi semplicistica direi che il senso di separatività di cui ogni individuo incarnato è dotato ci porta continuamente a scontrarci con la realtà, lo scontro genera Karma negativo e quindi sofferenza. I somatismi sono una delle espressioni della sofferenza dell’incarnato ed il loro superamento attraverso la comprensione akasica è affidato ad un lungo e difficile percorso, a meno che non si riesca, applicando con costanza i suggerimenti delle Guide, ad abbreviarlo. Del resto, visto che non abbiamo nulla da perdere meglio provarci, ti pare? :wink3.gif:
view post Posted: 24/2/2012, 15:50 Incontro del 28 gennaio 2012 - Discussioni libere sugli ultimi messaggi delle Guide
Ciao Tina, le riflessioni sulla paura le sto portando avanti da un bel po' di tempo, ma mi sfugge la sottigliezza fra "io ho paura" ed "io provo paura". Potresti, se non ti crea disturbo, spiegarmi meglio cosa intendi?
view post Posted: 24/2/2012, 12:14 Incontro del 28 gennaio 2012 - Discussioni libere sugli ultimi messaggi delle Guide
Ciao Giuliana, tu hai proprio ragione e mi hai capita. Spero di riuscire a comprendere qualcosina anche perchè i miei possenti somatismi me lo impongono.

Riguardo alle intuizioni in stato di dormiveglia confermo quanto hai detto, per me sono sempre state rivelatrici, sono pensieri, concetti che si concretizzano in una frase. C'è stato un periodo della mia vita in cui mi sentivo rifiutata da tutti e questo mi procurava una grande sofferenza, ebbene un mattino, con la modalità che ho descritto prima, si concretizzò in me la frase "non sono gli altri che ti rifiutano, sei tu che ti senti rifiutata". Mi si spalancò una porta che, fino ad allora, era rimasta chiusa ed ancora oggi mi domando come ho fatto a credere per tanti anni che davvero tutti mi rifiutassero.

Grazie Giuliana.
view post Posted: 24/2/2012, 08:12 Incontro del 28 gennaio 2012 - Discussioni libere sugli ultimi messaggi delle Guide
Effettivamente devo dire che non capisco bene come individuare se il sintomo riguarda il mio comportamento verso l'esterno o verso l'interno di me.

La spiegazione di Scifo sembra semplice, ma la sua applicazione non lo è altrettanto (almeno per me).

Io mi sono basata sul fatto che, molto spesso, i sintomi esplodono in presenza di fatti, accadimenti esterni che posso ben individuare, ma è altrettanto vero che altre volte sembrano presentarsi in assenza di fattori scatenanti.

"Quindi -secondo me, ma tieni presente che anche io sto andando per tentativi - la tua paura è quella di riconoscere qualcosa dentro di te che il rapporto con l'esterno ti fa esprimere nella vita."

Ritengo che la tua osservazione sia davvero giusta e la userò per riflettere. In effetti la paura di cui sto parlando è così forte all'interno di me ed è stata così accuratamente nascosta dietro una maschera per anni e anni che senz'altro mi indica un limite importante.

Spero che le Guide chiariscano meglio questi passaggi che mi rimangono oscuri e spieghino anche come poter proseguire quando ci si trova ad un punto morto.

Grazie infinite. :-|:
view post Posted: 23/2/2012, 22:17 Incontro del 28 gennaio 2012 - Discussioni libere sugli ultimi messaggi delle Guide
Ciao a tutti,
vorrei aggiornarvi sulla prosecuzione del lavoro che sto compiendo sui miei somatismi.

Ho individuato 3 somatismi importanti due dei quali facenti capo allo stesso chakra. Non essendo riuscita a stabilire quale dei tre fosse il somatismo principale ho deciso di iniziare dai due suddetti anche perché in un dormiveglia mattutino ho avuto un’intuizione, ho focalizzato un concetto che si è concretizzato nella frase “la paura mi attanaglia i visceri!”

Ecco parte delle mie considerazioni:

1. i due somatismi sono a carico di organi viscerali (stomaco e intestino)
2. fanno riferimento al chakra dello stomaco che coinvolge principalmente il corpo astrale e quindi l’emotività
3. la paura è un’emozione
4. io ho paura di ciò che è al di fuori di me, dell’ambiente circostante, delle persone che avverto ostili
quindi il mio comportamento riguarda ciò che è al di fuori di me
5. sto riflettendo sulla mia insicurezza, la mia paura di vivere, la mia continua ricerca di figure rappresentative, il mio enorme e doloroso smarrimento di fronte ad ogni cambiamento nonché su me stessa bambina.

Non so se la strada intrapresa è quella giusta, spero di si perché non vorrei farmi ulteriormente del male.

Per quanto riguarda l’altro somatismo sono in alto mare, ho solo individuato il Chakra ed il relativo corpo, per il resto buio totale.
view post Posted: 23/2/2012, 21:55 Vivere il presente - Comunicazioni e condivisioni
Ciao Paolo, le tue parole mi hanno richiamato alla mente l’esortazione di Scifo “Incomincia a cambiare la tua vita, INCOMINCIA... “ parole che si uniscono bene anche al concetto di “allenamento” che hai citato. Quindi: prefiggersi uno scopo, magari piccolo, incominciare a muoversi in quella direzione ed allenarsi, forzando la volontà, ad essere costanti fino a quando il nostro comportamento potrà, man mano essere meno coattivo per diventare naturalmente equilibrato, senza più sforzo. Personalmente mi rimane abbastanza difficoltoso essere costante, spesso scivolo, mi fermo, mi distraggo, mi prendo una pausa di pigrizia fin quando un qualche accadimento mi riporta (spesso dolorosamente) a vivere il presente.
view post Posted: 21/2/2012, 10:44 Incontro del 28 gennaio 2012 - Discussioni libere sugli ultimi messaggi delle Guide
CITAZIONE (Odisseo76 @ 21/2/2012, 09:06)
Pensandoci bene non puoi escludere che non si tratti di sintomi che fanno capo a problematiche diverse, collegate magari tra loro, ma pur sempre diverse. Quindi potresti provare ad analizzare ciascun sintomo come se fosse l'unico, utilizzando i suggerimenti di Scifo. Facendolo con tutti i sintomi prima o poi dovresti riuscire ad ottenere qualche risultato.

Infatti non lo posso escludere. Potrei, come suggerisci, analizzare ciascun sintomo, magari facendo uno schema scritto per evitare di confondermi.

CITAZIONE (secci tina @ 21/2/2012, 10:04)
Ciao Donatella , secondo me potresti provare a seguire il sintomo che ti dà più sofferenza o che ti limita fisicamente, e intanto partire da quello . Quando avrai osservato i pensieri e le emozioni che si accompagnano alla sintomatologia dolorosa , credo che non ti sarà difficile identificare il chakra dove si sono proiettate le vibrazioni decodificate non correttamente. original

Tina

Ciao Tina, è che non so qual'è il sintomo che mi dà più sofferenza. Cioè, per meglio dire, il sintomo che mi dà più sofferenza fisica è quello che ho oggi, ma sono prostrata dal terrore che oggi o domani si ripresenti l'altro.

Scusate, non vorrei che questa discussione diventasse l'esame del mio caso personale. Credo che non sia consentito. Chiedo ai moderatori, eventualmente, di segnalarmi i miei interventi impropri. Magari cercherò di esporre le cose in modo meno personalizzato. :wink.gif:


view post Posted: 20/2/2012, 22:06 Incontro del 28 gennaio 2012 - Discussioni libere sugli ultimi messaggi delle Guide
Mettiamo che i corpi interessati siano due e che i pensieri e le emozioni che accompagnano i sintomi siano molto simili se non identici se ne può dedurre, come dicevi tu, che si tratta di uno spostamento del sintomo originario? Si potrebbe considerare sintomo originario quello che si è manifestato per primo? Impresa difficile!!!! E chi se lo ricorda! Se dovessi descrivere i miei sintomi li definirei un gomitolo annodato. :sad1.gif:
Grazie tante per l'aiuto, Luciano. Spero di riuscire a focalizzare meglio ciò che mi riguarda anche attraverso l'evolversi di questa discussione.
view post Posted: 20/2/2012, 18:20 Incontro del 28 gennaio 2012 - Discussioni libere sugli ultimi messaggi delle Guide
Scifo ha molto ben chiarito che la prima cosa da fare è quella di definire, di precisare il sintomo.
Mi chiedo: se i sintomi sono a carico di più organi che fanno riferimento a corpi diversi, se sono tutti importanti, se a volte coesistono ed altre volte si presentano in periodi consecutivi, come si fa ad individuare il sintomo principale? Voi l’avete capito?
view post Posted: 17/2/2012, 13:28 Se vuoi cambiare la tua vita, cambiala! - L'Insegnamento Etico
CITAZIONE (giusca @ 4/2/2012, 19:25) 
Quando invece il cambiamento avviene per raggiunta “comprensione” delle cause del proprio modo di essere, io credo che non si crei alcun somatismo.
In sostanza: volendo creare forzatamente armonia di vibrazioni tra sé e l’esterno, si ottiene una disarmonia tra le vibrazioni dei propri corpi inferiori; ed è da questa disarmonia (a quanto credo di aver capito dell’argomento) che nasce il somatismo.

Ciao Giuliana, ho riflettuto un po’.
Quello che dici mi appartiene, spesso ricorro ad azioni forzate per migliorare qualche mio comportamento che, dopo attenta e molto critica osservazione, ritengo essere sbagliato. C’è da dire che se non usassi queste forzature ristagnerei e persevererei in condotte ormai riconosciute come inappropriate. Come ne verrei fuori? Una volta focalizzato un errore non è più possibile ignorarlo. Non è doveroso forzare la propria volontà per aiutare la comprensione? Tu dici che ne scaturisce una disarmonia da cui nascerebbe il somatismo, questo vorrebbe dire che sto sbagliando, giusto? E’ così?

Odisseo e Armando, scusatemi davvero, ma non ho capito bene. Siete d’accordo sulla forzatura o no?
view post Posted: 11/2/2012, 16:12 La pigrizia - Per chi si avvicina
Ciao Luisa,
io sto mettendo in atto da tempo ciò che tu hai appena espresso e ti devo dire che non ho avuto nessuna difficoltà ad identificare cos'è che innesca la mia pigrizia, purtroppo è sul significato simbolico che mi impantano. Devo ammettere che, nonostante i vari messaggi delle Guide, non ho fatto nessun passo avanti sull'argomento "decodifica del simbolo", mi sembra di impegnarmi, ma mi sa che sono proprio 'na capa tosta! :rolleyes.gif:
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