Posts written by missini

view post Posted: 8/2/2012, 19:29 La pigrizia - Per chi si avvicina
Ciao Giuliana, riflettendoci bene quando sono pigra evito di fare qualcosa che mi darebbe sofferenza che, a sua volta, mi porterebbe ad attivare un processo interiore di superamento di qualche incomprensione. Quindi se la pigrizia è la manifestazione sul piano fisico di un'incomprensione possiamo dire che è un somatismo.
Faccio un esempio che riguarda me. Io ho grosse difficoltà ad affrontare tutto ciò che concerne visite mediche, analisi, indagini diagnostiche ecc. Nel momento in cui mi devo attivare per prenotare qualsiasi indagine che riguardi il mio corpo una finta pigrizia si impadronisce di me e divento la regina delle procrastinatrici, mi sento abulica, priva di forze, stanca, mi definisco "un sacco vuoto". Ho da poco capito che non sopporto che qualcuno guardi dentro il mio corpo, che veda quello che io non posso vedere, non voglio che altri leggano i valori delle mie analisi e che possano fare dei pensieri o scambiarsi battute sul mio stato di salute. Insomma nessuno deve vedere dentro di me. Vorrei essere segreta ed inviolabile. Ora sono in fase di elaborazione di quanto appena scoperto, devo trovare la mia incomprensione. Quindi, in questo caso, la mia pigrizia è un somatismo?
view post Posted: 7/2/2012, 15:16 La pigrizia - Per chi si avvicina
CITAZIONE (gianfrancos @ 7/2/2012, 11:45) 
Il problema secondo me consiste principalmente nella paura della sofferenza che, in questo modo, ci piomba addosso, ma credo che bisognerebbe arrivare a renderci conto che restando bloccati tra il fare e il non fare la sofferenza non è solo rimandata nel tempo ma anche che, così facendo, creiamo nuovi nuclei di tormento alimentati dai di sensi di colpa, che renderanno ancora più acuta la sofferenza che stiamo cercando di evitare quando, finalmente, riusciremo a guardarla in faccia.

Si, è proprio così. sono d'accordissimo. :wink3.gif:
view post Posted: 6/2/2012, 13:40 La pigrizia - Per chi si avvicina
Ciao Luisa,
come ho già detto nel mio precedente intervento anch'io, dal primo gennaio, mi trovo a vivere la situazione che hai descritto così bene. Io sto prendendo tempo, sto procrastinando. Pensa che sono stata felice della neve e del caos che si è creato così ho avuto l'alibi per poltrire in casa. Stamattina ho deciso di assolvere un piccolo dovere (di quelli che sto eludendo) ogni giorno. Quello di oggi l'ho individuato. Telefonare per fissare degli appuntamenti per esami diagnostici :sad.gif:. Fra poco lo farò. :wink.gif:
view post Posted: 4/2/2012, 22:48 Se vuoi cambiare la tua vita, cambiala! - L'Insegnamento Etico
Ti ringrazio, Giuliana. Le tue considerazioni meritano attenzione anche perchè sono quasi sovrapponibili a quelle che ho fatto io. Vorrei spiegare meglio, ma mi trovo in un vortice di confusione. Sono sicura che se riuscissi a fare un po' di chiarezza e a raccontarmi meglio potrei ricevere da voi molto aiuto. Purtroppo in questi giorni ho la mente disordinata. :unsure.gif:
view post Posted: 4/2/2012, 15:42 Se vuoi cambiare la tua vita, cambiala! - L'Insegnamento Etico
Grazie delle risposte.
Vorrei spiegarmi meglio. Ho avuto delle difficoltà di rapporto con talune persone ed ho capito che avrei dovuto modificare il mio atteggiamento, il mio modo di pormi verso di loro, il mio tono di voce, la mia mimica, le parole con le quali mi esprimevo. Ho cercato anche di mettermi nei loro panni e mi son vista attraverso i loro occhi. Ho visto la mia aggressività, la mia puntigliosità, il mio non cedere per nessuna ragione e chi più ne ha più ne metta. Dunque, son cambiata radicalmente. Il primi tentativi sono stati ardui, per qualche tempo mantenevo e poi ricadevo nell'errore fin quando è diventato tutto naturale. Ora i rapporti sono ottimi, sto bene con queste persone e loro stanno bene con me, però il mio atteggiamento è cambiato non solo con loro, ma con tutti gli individui in genere. Non so perchè, ma è successo. Ora mi sembra di non essere più in grado di difendermi, se solo mi altero un pochino mi sento male e preferisco sopportare piuttosto che reagire così ho sviluppato una serie infinita di somatismi, alcuni abbastanza dolorosi. Insomma quello che intendevo dire è che per cambiare un aspetto della mia vita mi sono comunque procurata altra sofferenza. Prima ero una donna che affrontava la vita con il machete in mano ed ora sono una mozzarella piagnucolosa. Non so se ho reso l'idea.
view post Posted: 3/2/2012, 10:09 Se vuoi cambiare la tua vita, cambiala! - L'Insegnamento Etico
Nel tentativo di cambiare la mia vita mi son trovata spesso a voler fare cose oppure a sostenere situazioni quando non ero assolutamente in grado, così ho aggiunto sofferenza a sofferenza. Se riconosco in me un limite, se osservandomi nel mio rapporto con una persona individuo quella che mi può sembrare la chiave per sciogliere qualcosa, se decido che il mio atteggiamento interiore ed anche esteriore deve cambiare spesso fallisco miseramente, nel senso che il mio rapporto con l’altro migliora, ma i miei somatismi peggiorano. Questo perchè, immagino, ho messo in atto una forzatura. Mi ricordo, però, che fu detto che il cambiamento avviene all’inizio con sofferenza proprio perché frutto di una decisione volontaria e solo in seguito e lentamente si avvierà un processo automatico. Certo se mi guardo indietro posso affermare che la mia vita è cambiata, ma è cambiata in relazione alle esigenze di allora. Oggi è un'altra storia, un'altra vita che devo di nuovo cambiare, le prove si susseguono continuamente e sono sempre dolorose, sempre!

Edited by missini - 3/2/2012, 10:25
view post Posted: 2/2/2012, 13:28 La pigrizia - Per chi si avvicina
Io credo che il fermarsi un attimo per fare ordine dentro se stessi non sia pigrizia. Tante volte, nella mia vita, mi son presa delle pause per capire meglio e non mi sono mai sentita pigra, anzi, al contrario mi sentivo in un momento di crescita interiore. Credo invece che la pigrizia indichi proprio un evitamento, ci si rende inerti di fronte a qualcosa che non si vuole affrontare.
view post Posted: 2/2/2012, 13:22 Perché scriviamo o non scriviamo sul forum - Comunicazioni e condivisioni
Comincio io. :-|:

Io non scrivo quasi mai nella sezione dedicata all'insegnamento filosofico perchè è l'argomento che mi interessa meno. Io sono razionale e pratica e sintetica, forse, gli approfondimenti di tipo filosofico mi sono poco confacenti. Inoltre mi perdo in tutte quelle discussioni cavillose sul perchè e sul percome, quel tornare e ritornare su concetti che se, all'inizio mi sembravano semplici, poi essendo troppo discussi mi diventano ostili e complicati, quel correggersi l'un l'altro anche le virgole mi annoia e mi confonde. Fermo restando il fatto che, comunque, leggo (per quanto mi è possibile) tutti gli interventi.

Mi piace molto di più l'insegnamento etico, dove si è propensi ad usare un linguaggio più semplice e dove i miei interessi trovano più soddisfazioni, dove mi sento più a mio agio con gli interlocutori che, più di una volta, hanno dimostrato di condividere le mie stesse problematiche.

In ogni caso ...... grazie, grazie, grazie. :rolleyes.gif:
view post Posted: 1/2/2012, 13:55 La pigrizia - Per chi si avvicina
In qualche caso la pigrizia può essere una maschera? Mi spiego. Se tutti mi riconoscono come persona pigra io potrò comportarmi come tale e questo mi permetterà di eludere taluni doveri ricevendo dagli altri una sorta di consenso, di benestare. Avete presente quando si giustificano le omissioni di una persona? "Ma ..... lo sai che è pigro ..... lascia perdere!" Insomma è solo un modo come un altro per non fare quello che si dovrebbe per problematiche individuali (paura di affrontare gli eventi, egoismo ecc. ecc.).

Siccome nulla succede a caso vorrei dire a Luisa che, dal primo gennaio, io sto facendo la pigra, ne sono cosciente, ma è come se una nebbia mi impedisse di capire le vere motivazioni. Tu mi hai suonato una sveglia nell'orecchio. Grazie. :wink3.gif:
view post Posted: 28/1/2012, 22:39 Se vuoi cambiare la tua vita, cambiala! - L'Insegnamento Etico
Un saluto a tutti.
La prima cosa che mi viene in mente riguardo all'argomento è che io ho impiegato veramente tanto a credere che dipendesse proprio da me cambiare la mia vita. Mi sono sempre sentita in balia della vita, come se fosse lei a governare me e non viceversa. E' stato faticoso appropriarmi della frase di Scifo (fu lui a dirla, vero?) soprattutto quando mi son resa conto che i benefici non erano immediati e neanche certi. Alla fine ho capito che, per quanto mi riguarda, per cambiare la mia vita è necessario che io smetta di raccontarmi un sacco di fesserie ed è questo che ora ho iniziato a fare.
view post Posted: 9/9/2011, 18:57 Leggere senza scrivere è come prendere senza dare?? - Comunicazioni e condivisioni
Buonasera cari amici.

Lo sapete già, io sono una ex iscritta silenziosa della vecchia mailing list ed anche allora, mi ricordo, ciclicamente, veniva fuori questo argomento. Da quando c’è il forum ogni tanto intervengo, ma mi concedo comunque spesso delle lunghe pause in cui mi riapproprio di altri pezzi di vita. Io ho bisogno di queste pause, mi occorrono per mettere insieme dei tasselli, per capire, per riflettere, ma anche per volgere lo sguardo altrove. Mi allontano e poi ritorno. Ognuno di noi compie il suo personalissimo cammino e la mia opinione è che sia nostro dovere far sentire bene accetti anche gli occhi silenziosi. :wink3.gif:
view post Posted: 29/8/2011, 16:46 Sapere è bene fino a che punto...... - Per chi si avvicina
Ciao Aldo,
prima che io acquistassi il primo libro, prima ancora che mi ponessi domande sul perché o percome, qualcosa in me era già sveglio, notavo delle strane coincidenze, intuivo che non potevano essere coincidenze e la mia mente era già al lavoro. Nulla è stato strano per me, nulla mi ha suscitato stupore. Come ho già detto altre volte ho avuto la sensazione che fosse qualcosa di già conosciuto che avevo dimenticato, e che ora cominciavo a ricordare. Questo per significarti come il mio cammino in questo senso sia stato del tutto naturale, non mi sono mai posta il problema se sapere fosse bene o no perché per me era bene, non potevo farne a meno. Questa sensazione che ormai mi accompagna da decenni è ancora viva, io so che ho bisogno di sapere. Inoltre l’insegnamento mi ha donato la certezza che non esistono ingiustizie, NON ESISTONO INGIUSTIZIE. Questo è già bastevole per farmi dire che sì, è bene sapere.

view post Posted: 22/8/2011, 21:56 La decodifica del SIMBOLO da parte dei vari corpi - Comunicazioni e condivisioni
Luisa, so solo che in questo momento sento forte questa spinta a condividere che, in realtà, nasconde la necessità di ricevere un aiuto, aiuto che mi avete dato, eccome!

Per quanto riguarda il condividere con persone di cui ci si fida anch'io, nell'attesa, potrei mummificarmi. :D:
view post Posted: 22/8/2011, 21:20 La decodifica del SIMBOLO da parte dei vari corpi - Comunicazioni e condivisioni
CITAZIONE
Ciao Donatella, se ti può essere d'aiuto, nel leggerti mi è venuto in mente che generalmente l'emisfero sinistro del cervello controlla la parte destra del corpo, mentre quello destro la parte sinistra. L'emisfero sinistro è per antonomasia l'emisfero della razionalità, della logica, mentre quello destro è l'emisfero a cui afferiscono tutte quelle attività che hanno a che vedere con la creatività, l'intuizione, la concretezza, l'irrazionalità.
Nel tuo caso, si potrebbe ipotizzare che il tuo emisfero sinistro sia iperattivo, mentre quello destro ipoattivo... vedi tu se qualcosa ti risuona e se ti vengono delle associazioni da fare.
Ciao!
Luisa

Caspita! Luisa che aiuto mi hai dato! Io sono, infatti, razionalissima. Per me tutto deve seguire un ragionamento logico, al punto che mi è stato spesso rimproverato dai miei familiari, e da mio marito in particolar modo, il mio essere troppo "quadrata". Ho anche scoperto da poco che questa mia eccessiva razionalità, di cui un tempo mi vantavo, ora mi procura sofferenza perchè mi impedisce di fidarmi degli altri. Ora avrò davvero una base seria su cui riflettere. :-|:

CITAZIONE (luisasc @ 22/8/2011, 21:43) 
Ciao Luciano, molto interessante questa indicazione, interessa tanto anche me, purtroppo però quel libro ancora non ce l'ho :sad.gif: Sai per caso se questo argomento si trova solo in quel volume?
Grazie
Luisa

Caro Luciano mi associo alla richiesta di Luisa. L'argomento che hai citato non è reperibile in formato word?


CITAZIONE (LucianoB. @ 22/8/2011, 21:30) 
Lavoro di scoperta che secondo me va fatto prevalentemente con se stessi su se stessi, poi magari in un secondo momento quando si è individuato qualche cosa di se stessi su cui lavorare, si può portare avanti anche con persone che si conoscono di cui ci si fida e che hanno il nostro stesso desiderio o se vogliamo obbiettivo.
Ciao a tutti.

Mi stai dicendo che sto anticipando i tempi? Me lo sono chiesto anch'io se e quanto fosse opportuno raccontarvi dei miei rozzi tentativi. Tu ritieni che dovrei pervenire a qualcosa di più concreto prima di esporre i miei percorsi? Forse mi son fatta prendere la mano dall'argomento. Leggerò la tua risposta con interesse. :wink.gif:

Edited by Livvy - 23/8/2011, 08:45
view post Posted: 22/8/2011, 17:46 La decodifica del SIMBOLO da parte dei vari corpi - Comunicazioni e condivisioni
Buonasera a tutti, io sto proseguendo nel mio tentativo di decodifica, anche se sono molto perplessa.

1. Sono ambedue organi addominali
2. Sono ambedue deputati ai processi digestivi
3. Ambedue si contraggono
4. Ambedue sono in comunicazione con l’esterno
5. Gli psicosomatismi consistono nell’espellere all’esterno del corpo parte o tutto del contenuto
6. Ambedue gli organi manifestano i loro sintomi prevalentemente nella parte destra
7. La parte destra è da sempre quella più colpita: il disturbo agli occhi è prevalente nell’occhio destro, la dermatite sulla palpebra destra, l’artrosi all’anca destra, il reflusso mi provoca faringite nella parte destra ed otite all’orecchio destro e così via.

La parte destra del mio corpo è la mia parte dominante.

Simbolismo: autoritarismo? O forse, autosufficienza, autonomia?

Ma ..... è consentito in questa discussione illustrare l'applicazione pratica dell'insegnamento?



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