Da un po’ di tempo l’esistenza mi sta prendendo a schiaffi …. E dai oggi …. E dai domani ….. non è facile resistere al richiamo del vittimismo, mi sforzo, cerco di capire, mi osservo, parlo con mio marito, litighiamo (come sempre), mi sento male, cado e mi rialzo e tutto inizia di nuovo. Però ……… ieri sera e stamattina mi sono trovata a vivere degli episodi che mi fanno credere di aver riscosso dei crediti.
PRIMO CREDITO Il 2 giugno la mia cagnolina (che pesa 4 kg e mezzo) è stata aggredita e semisbranata da un rottweiler, corsa all’ospedale canino, operazione, ricovero, la sofferenza nel vederla sofferente, la scoperta di amarla più di quanto credessi. Nel frattempo ero in contatto con la padrona del cane aggressore, una ragazza di 30 anni. Non ho mai provato rabbia verso di lei, e meno che mai voglia di vendicarmi, ma anzi ero partecipe anche della sua sofferenza. Ieri sera ci siamo incontrate per l’ultima volta, abbiamo deciso di dividere le spese, lei ha tirato fuori dalla sua borsetta un rotolino di soldi, più di quanto avevamo pattuito, io non li ho accettati, le ho detto che era sufficiente dividere a metà e poi abbiamo cominciato a parlare. Le ho spiegato che nulla succede per caso, che è necessario osservarsi e capire e altro ancora. Alla fine del nostro colloquio lei mi ha detto: “signora io non so lei da dove è venuta, chi me l’ha mandata, ma io sono stata fortunatissima nel conoscerla, da questo episodio ho imparato moltissimo e lei me lo ha insegnato, ho deciso che, se nella mia vita futura, dovrò affrontare qualcosa di spiacevole come è successo a lei seguirò il suo esempio”. Ci siamo abbracciate, baciate ed io le augurato un buon proseguimento per la sua vita.
SECONDO CREDITO Avevo, stamattina, appuntamento in ospedale per il mio problema delle unghie. Ad attendermi un infermiere gentilissimo che, dopo avermi medicato, mi esprime il suo disappunto per la cura che mi stanno facendo. Di sua iniziativa disturba il primario il quale viene da me, mi visita, cambia completamente la mia cura, quella che mi hanno assegnato è sbagliata. Ricominciamo tutto da capo. Non so se la cosa andrà a buon fine, ma il comportamento dell’infermiere mi ha quasi commossa.
TERZO CREDITO Ieri ritiriamo le analisi di mio marito, lui controlla ogni sei mesi una componente monoclonale. I valori non sono a posto. Ci allarmiamo, per avere un appuntamento dall’ematologo occorre attendere mesi, decidiamo di chiamarlo in ospedale, ma non risponde al telefono. Mi ripropongo di chiamare ogni 5 minuti. Il telefono squilla. E’ la condomina del primo piano, mi dice che ha bisogno di me perché è sola ed è in attesa della visita dello psichiatra (soffre di depressione ed ha perso la figlia da pochi mesi). Il mio istinto è quello di dirle che ho da fare e non prestarle il mio aiuto, per me è più importante placare la mia preoccupazione. Mi sento in colpa e cambio immediatamente idea, così la rassicuro e le dico che per l’orario stabilito sarò sicuramente da lei. Attacco la cornetta e ripeto il numero dell’ospedale, l’ematologo (disponibilissimo) mi risponde subito e mi dice di andare in ospedale verso la fine della mattinata. Andiamo, i valori sono a posto, anzi migliori dell’ultima volta, era necessario fare un certo tipo di calcolo. Non ci fa neanche pagare.
Magari per voi questi episodi non significano nulla, ma io avevo proprio necessità di condividerli ed ho approfittato di questo spazio messo a nostra disposizione.
Un saluto a tutti.
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