Posts written by tina s

view post Posted: 1/3/2011, 12:37 Psicosomatismi e cristallizzazioni - L'Insegnamento Filosofico
Espongo alcune riflessioni su ciò che ho capito degli squilibri dei vari corpi ,
in particolare sulla nascita di uno psicosomatismo .Quando ci ammaliamo
non siamo consapevoli del processo che c'è stato dietro le quinte. Eppure
questo vortice costituito di materia mentale , astrale e fisica ci indica una
nostra incomprensione , quindi potrebbe indicarci anche la via per ristabilire
l'equilibrio .Se siamo riusciti inconsciamente a " manipolare " le varie materie
e provocare la malattia, si potrebbe anche fare il processo inverso , ma con più
consapevolezza . Come ? Lo sappiamo tutti : con il conosci te stesso ,
con l'osservazione passiva . Con l'avvenuta comprensione ( quando va bene ! )
si guarisce . Ma tutto il processo si svolge in modo praticamente inconscio .
Vi chiedo : sarebbe possibile prendere contatto o perlomeno avere una certa
consapevolezza dei processi che si svolgono ? Tina
view post Posted: 23/2/2011, 18:35 Conscio e inconscio - L'Insegnamento Filosofico
CITAZIONE (SerGian @ 22/2/2011, 15:01) 
Infatti non volevo dire che tutto il corpo akasico si identifica con gli a.t., ma solo la sua “fascia” preconscia ( SERENA )

Ciao Serena , condivido il concetto generale sull'evoluzione della coscienza da te
esposto ,ma ho delle perplessità per quanto riguarda alcuni passaggi.
Provo ad esprimere ciò che ho capito sull'argomento facendo alcune premesse.

Preconscio: - Fase di elaborazione dei dati da parte dei vari corpi , che
cercano delle risposte dalle informazioni ricevute dall'esperienza vissuta sul piano fisico.

Archetipo Transitorio:- Si crea quando un gruppo di individui ha raggiunto le stesse comprensioni ,
lo stesso tipo di vibrazione . Sul piano akasico viene strutturata una porzione di materia che da' luogo
agli archetipi transitori . Quindi si tratta di vibrazioni che si trovano sul piano akasico, al di fuori del corpo akasico.

Mi pare di capire che il preconscio sia una" fase "di elaborazione individuale,
mentre gli archetipi sono costituiti di" materia akasica" e le sue vibrazioni
condizionano l'io di un gruppo più o meno numeroso di individui .

Secondo me non è il corpo akasico che si identifica con gli a.t. ( lui mi pare che
si limiti ad inviare delle vibrazioni) e dal momento il preconscio è una fase ,
un processo di elaborazione ... come si può identificare con gli a.t ? Ecco, non mi è chiaro .

Tina

Edited by Livvy - 24/2/2011, 08:34
view post Posted: 11/2/2011, 11:53 « Io devo, io posso, io voglio » - L'Insegnamento Etico
(Il messaggio di riferimento è disponibile qui)


Il contenuto della lettera di Viola mi ha toccato profondamente. Mi vengono in mente alcune esperienze che ho vissuto ed in cui non riuscivo a capire bene la differenza tra l'agire per il senso del dovere ed un sentito senso di responsabilità. Mentre vivevo delle situazioni difficili, avevo spesso dei dubbi sul perchè agivo in una determinata maniera. Perchè in alcune circostanze provavo un senso di disagio, di stanchezza , di trascinarmi un grosso carico sulle spalle ? Eppure agivo per mia scelta (e anche con i dovuti condizionamenti del mio io ) .Poi, l'esistenza mi ha dato una " mano ". Un insieme di vicende dolorose mi tennero sotto il torchio per un lungo periodo . Non descrivo lo strazio, la lacerazione, nel percepire la sofferenza silenziosa di mio fratello ,che dopo un periodo doloroso,a 42 anni lasciava il mondo fisico. In quel periodo non percepii conflitto ,disagio , ma una grande energia psicofisica, ed ero quasi grata all'esistenza che mi dava l'opportunità di essere presente e quindi di poter condividere con i miei cari . Osservandomi in altre circostanze intravidi la sostanziale differenza tra il mio agire per dovere ( in un certo senso condizionata ) e l'agire in modo fluido , con naturalezza anche in una situazione difficile.

Tina

P.S. Non sono sicura se mi sono inserita nella sezione giusta.

Edited by Livvy - 10/9/2011, 09:02
view post Posted: 3/2/2011, 20:44 La conservazione dell'energia - Comunicazioni e condivisioni
Ciao Serena, anch'io trovo interessante la tua proposta .

Tina
view post Posted: 18/1/2011, 17:31 Aggressività/ violenza/ sincerità - L'Insegnamento Etico
Ciao tina, che possa essere anche in questo caso la questione dei doni? Cioè quando si sono capite e comprese le cose, allora si usa la sincerità come un dono e in questo caso anzichè fare arrabbiare l'altro con consapevolezza, si usa la sincerità con consapevolezza. Direi anche sorpassando il fatto che l'altro si potrebbe offendere, perchè chi usa la sincerità in quella maniera forse è proprio una reazione che vuole suscitare nell'altro. Mi domando se si può, in attesa di essere consapevoli, agire e riuscire ad operare una sorta di osservazione mentre usiamo questa sincerità.
A presto
Tiziana

Ciao Tiziana , a proposito dei doni , io non avevo fatto quel collegamento , ma visto che tu hai notato questo particolare , potrebbe anche essere il caso dell'aggressività . Quando una nostra caratteristica viene compresa si trascrive nel nostro corpo akasico come un dono , già ... ma nel frattempo proviamo a capire seguendo le indicazioni di Viola e a vivere l'esperienza ! Secondo me, il primo passo da fare, come tu stessa hai affermato , è quella di osservare se stessi mentre ci si confronta, fare attenzione alla maniera in cui la nostra aggressività viene espressa , oppure al perchè viene repressa. Ecco, penso che essere sinceri significhi esprimere sia la nostra emotività ( senza esagerare possibilmente) che la nostra opinione , senza ferire intenzionalmente l'altro. In questo caso non credo che ci saranno dei grandi residui dolorosi, o forse, potrebbero essere più facilmente superati, con la consapevoleza che l'altro , ma anche noi stessi quando capita , potrebbe subirla (la sincerità ) come una violenza . Mah... non so se è chiaro . Tina

Edited by secci tina - 19/3/2011, 10:51
view post Posted: 17/1/2011, 12:20 Aggressività/ violenza/ sincerità - L'Insegnamento Etico
Ma come fare a modificare la propria aggressività in modo che diventi utile a voi e agli altri? E così facile lasciarsi andare a reazioni che sono spropositate rispetto alle situazioni che le provocano!
Esiste una aggressività, un modo di essere aggressivi che - quando viene attuato - diventa un mezzo di comunicazione, una liberazione, qualcosa di utile e sano, e questa reazione aggressiva è la sincerità. ( Viola )

Non avevo notato questa sfumatura : usare l' aggressività, questa energia che spesso è distruttiva , in modo utile, costruttivo . Si trattrebbe di essere " sinceri " mediando e modulando per quanto possibile e rendersi conto che si dovrà accogliere anche la reazione dell' altro . Mi pare che, nella migliore delle ipotesi , si agisca in questo modo qualche volta , ma se il mio agire è supportato dalla consapevolezza che posso operare una trasformazione della mia aggressività, ciò potrebbe a lungo andare operare dei notevoli miglioramenti . Mi viene in mente una formula " alchemica" in cui si usano questi ingredienti : energia aggressiva + sincerità + accoglienza . Forse usando i giusti dosaggi avverrà anche una metamorfosi finale. Tina

Edited by secci tina - 18/3/2011, 10:18
view post Posted: 28/12/2010, 19:22 Il sentire - L'Insegnamento Filosofico

1) Ma è davvero possibile capire cosa sia il sentire semplicemente ragionandoci su?
Per me è difficile capire anche con il ragionamento . Il sentire è un senso dell'akasico . Come spiegare a chi è privo del senso dell'udito cosa sia la musica ? Per saperlo deve sentirla . Tuttavia con il supporto delle definizioni cerco anche di immaginarlo ...

2) Qual è il collegamento tra il sentire e i comportamenti altruistici?
Penso che il comportamento altruistico sia un' espressione del sentire acquisito . Il vero altruismo è un atto spontaneo , un agire nei confronti dell' altro senza essere condizionati dall'io.

3)Questi (comportamenti altruistici) sono sempre tali, quindi sono sempre espressioni del proprio sentire?
Dipende dall'intenzione che ci sta dietro all'azione . In ogni caso , anche un agire mascherato di altruismo, ma con interessi egoistici , quindi una manifestazione di un' incomprensione ,ed in ultima analisi del sentire .

4) Come si possono distinguere elementi che tendiamo a considerare simili, come "sentire", "coscienza" e "corpo akasico"? E può essere utile cercare di fare questa distinzione?
Secondo me , è senza dubbio utile e necessario distinguere per essere facilitati nel capire concetti piuttosto complessi . Il corpo akasico e la coscienza , li confronto con l'anatomia e la fisiologia del corpo fisico, ed il sentire alla sua espressione a livello esterno .

5) Il processo di comprensione che appartiene al corpo akasico passa attraverso due tappe intermedie: la comprensione e la consapevolezza. Dove si possono situare i loro rispettivi campi d'azione?
Il processo della comprensione coinvolge tutto l'individuo dall'akasico al fisico . Mi sembra di avere capito che l' individuo può essere consapevole a livello fisico, astrale e mentale mentre la comprensione è una caratteristica del corpo akasico.

6) Le Guide una volta hanno detto: "La vostra responsabilità più grande di individui incarnati è quella di manifestare il vostro sentire acquisito". Ma se questa è la mia responsabilità più grande, e non ho la minima idea di quello che sia il mio sentire, come la mettiamo?
Per fare ciò è importante essere sinceri con se stessi , ed inoltre con l' osservazione di se stessi, viene facilitato il fluire dei dati verso l'akasico e credo , ciò potrebbe agevolare anche l' espressione del sentire acquisito.

7) Che differenza c'è tra l'esprimere il proprio sentire e il lasciarlo fluire?
Mi viene in mente l'immagine di un fiume che in certi tratti l'acqua scorre in modo tranquillo, in altri può trovare ostacoli che ne compromettono il fluire.

8) E' possibile fare una distinzione tra la quantità di livello espressa e la sua qualità, la prima sempre totale (cioè quella raggiunta dall'incarnato fino a quel dato istante), la seconda influenzata dagli elementi che ne condizionano l'espressione? Ci devo riflettere.

9) Il ritorno del sentire dall'akasico verso l'individuo incarnato, per poter modificare la manifestazione dell'Io va a modificare la costituzione dei corpi inferiori o, più semplicemente, ne armonizza le vibrazioni?
Con il ritorno della vibrazione dall'akasico ciò che si modifica è la materia dei corpi inferiori di conseguenza anche la manifestazione dell' io risulterà modificata.
Tina
view post Posted: 16/12/2010, 08:44 Sentire, libertà e libero arbitrio - L'Insegnamento Filosofico
Ciao Francesco , come dice Vittore nelle prime vite c'è la fase della conoscenza
ed il sentire aumenta nella quantità , in seguito con il completamento delle sfumature
migliora la qualità. Questo comporta ,secondo me, che si passa ad una fase più attiva
rispetto alle prime esistenze ,proprio con la sperimentazione del libero arbitrio.
L' individuo inzierà a prendere coscenza di essere anche regista e non solo attore
dell' esistenza ,con tutte le conseguenze che questo comporta.

Tina
view post Posted: 12/12/2010, 13:03 Seduta 20 novembre 2010 - L'Insegnamento Filosofico
Mi sono posta anch'io delle domande di come avviene in pratica questo processo . Partendo dall'ipotesi che gli individui che hanno raggiunto le stesse comprensioni, lo stesso grado evolutivo , sono già in parte collegati tra loro tramite i fili o terminali che uniscono i corpi akasici, che li porterà un pò alla volta a completare la trama del "il tappeto akasico" . Sappiamo inoltre , che la costruzione dei corpi individuali è condizionata dai bisogni evolutivi e quindi individui con bisogni simili potrebbero avere una costituzione tale da rispondere a caratteristiche comuni, compresa la possibilità , sia di ricezione ( ad esempio : captare con le loro atmosfere le vibrazioni del comune A.T. ) di percezione e manifestazione. A parte il soggettivo modo di vivere con i relativi condizionamenti dell'io mi pare di capire che in questo caso il corpo astrale tende a percepire ed esprimere in modo abbastanza simile . Forse questa somiglianza sarà sempre più accentuata man mano che i corpi akasici aumenteranno i collegamenti del sentire in comune.
view post Posted: 6/12/2010, 20:13 Seduta 20 novembre 2010 - L'Insegnamento Filosofico
1 Nel momento in cui l’individuo incarnato supera un AT, la vibrazione che coinvolge quell’AT attraversa comunque i corpi inferiori dell’individuo?

2 Le vibrazioni degli altri AT che coinvolgono i corpi inferiori dell’individuo, nel momento in cui l’individuo abbandona, supera un AT , queste vibrazioni possono rimanere in qualche maniera coinvolte?

3 Oppure ogni AT ha un suo binario preferenziale e non viene minimamente “sfiorato” da questo, anche se piccolo aumento di sentire?

Secondo me l’aumento di sentire modifica in qualche maniera la materia dei corpi inferiori dell’individuo, questo modificarsi della materia dei corpi inferiori dell’individuo, predispone una recezione diversa, anche se di poco, delle vibrazioni e delle atmosfere degli AT a cui l’individuo è collegato
(Marisa)
1) Mi sembra di capire che la vibrazione dell' A.T.attraversa i corpi inferiori ma l' individuo non ne subisce più il condizionamento.

2) Non so se capisco giusto, provo . Con il superamento di un A.T. la comprensione aumenta, di conseguenza l'individuo non sarà più lo stesso e questo cambiamento si riflettarà, poco o tanto ,sul modo di essere condizionato dalle vibrazioni degli altri archetipi a cui è collegato .

3)Sono d' accordo con ciò che hai scritto . Non so se però ho capito bene la seconda domanda.Tina
view post Posted: 6/12/2010, 17:47 Seduta 20 novembre 2010 - L'Insegnamento Filosofico

scusate ma ripropongo queste domande che per ora non hanno trovato risposta. Io non saprei cosa dire...
l'inserimento in un nuovo archetipo quando avviene? mentre ci stiamo scollegando da un'altro? immediatamente dopo o può passare del tempo in mezzo?(Fabio)

Ciao , secondo me avviene quando si è predisposti . Si diventa ricettivi e si coglie con una certa facilità ciò di cui "sentiamo" di avere bisogno. Per quanto riguarda la mia esperienza con l'achetipo del cerchio ,ad esempio, io mi sono sentita attratta e contemporaneamente era qualcosa di già noto . Nel caso in cui un lndividuo è condizionato ancora dalle vibrazioni dell'atmosfera del vecchio archetipo, potrebbe avere forse del disagio per un periodo di transizione che durerà fino a che avrà finito di superare gli ultimi gradi . Tina
.
view post Posted: 3/12/2010, 15:58 Condizionamento e archetipi transitori - L'Insegnamento Filosofico
Ciao . Sulla formazione degli archetipi mi pare di ricordare che si tratta di strati di vibrazioni
" orizzontali" che attraversano la massa akasica . Quando una razza inizia il suo percorso
incarntivo in forma umana , possiede già un orientamento , un indirizzzo di base ,
che era stato impresso durante le esperienze nei regni inferiori. Quando un A.T.
viene superato resterà nella massa akasica senza avere più influenza.
L' individuo ( l'io ) sarà inluenzato quindi dalla vibrazione dell' archetipo successivo.
Essi sono situati nei sottopiani inferiori del piano akasico , all'esterno del corpo akasico.
.Mi pare di capire che gli archetipi di Jung sono piuttosto statici , mentre le guide ce li propongono
come dei processi dinamici. Tina
view post Posted: 12/11/2010, 13:09 Condizionamento e archetipi sociali - L'Insegnamento Etico
Provo ad esprimere in breve come ho capito il concetto del condizionamento .
Tutte le componenti dell' individuo sono costruite in una determinata maniera
.La costruzione dei corpi sarebbe influenzata :
1) Dalla vibrazione prima .
2) Dal corpo akasico .
3) Dal DNA
La loro influenza dà un' impronta tale che l'individuo parte già condizionato.
La vibrazione prima che parte dall'assoluto stesso e dà le direttive...
Le vibrazioni del corpo akasico che attireranno un certo tipo di materia mentale ,
astrale e fisica, influenzando la costruzione dei corpi in base alle sue incomprensioni , ma anche con le comprensioni, che faranno
da supporto per "agevolare" l'acquisizione di nuovo sentire.
Il DNA che in modo automatico eseguirà gli ordini .
Aggiungiamo anche il condizionamento esercitato dagli A.T .A questo punto l' individuo che si trova a confrontarsi con l'esperienza non potrà fare altro che agire condizionato dalle diverse spinte e risponderà agli stimoli esterni nella modalità che gli è possibile .Con il procedere dell'evoluzione l'individuo sarà meno condizionato ma ,mi è parso di capire, che sarà a questo punto condizionato dal suo sentire. Tina
view post Posted: 11/11/2010, 23:44 Condizionamento e archetipi sociali - L'Insegnamento Etico
Anche... un pizzico della mia storia . Non ho vissuto molto in famiglia , ho cercato di rendermi indipendente prestino .
Questo perchè mi rendevo perfettamente conto che era praticamete impossibile poter conciliare i loro "modelli" con
il mio modo di "sentire" ( in senso lato) relativo a quel momento . I miei accettarono che io mi allontanassi ,a patto
che fossi sotto il controllo delle suore in un convitto . Da parte mia non ci furono grosse resistenze , mi adattai .
Dopo molti anni parlai piuttosto apertamente con mio padre , esprimendo la mia opinione e sperando di trovare
una breccia ma ... niente . E' rimasto sempre tra lui e me questo muro . Però accettai ,
in fondo lui era convinto fino all'osso di essere nel giusto ! Tina
view post Posted: 28/10/2010, 13:44 Il sentire - L'Insegnamento Filosofico

Ciao Serena , volevo con questa chiarire meglio ciò che ho scritto in precedenza .I corpi transitori sono gli stessi per tutta l' incarnazione , ma per opera della vibrazione le materie cambiano e si modificano . Così come il corpo fisico rinnova tutte le sue cellule periodicamente ( ogni sette anni ) ,per analogia il processo accadrà anche sugli altri piani. Tutto ciò avviene anche per il concorso del DNA che si disloca su tutti piani . Non so se sono andata fuori tema . Tina
157 replies since 1/10/2010