Condizionamento e archetipi sociali

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SerGian
view post Posted on 15/11/2010, 06:50 by: SerGian




Ciao a tutti, vorrei riprendere le domande che erano state poste all'inizio per provare a dare ancora qualche risposta, saltando la prima che mi pare sia stata abbastanza chiarita:

- E' giusto seguire un archetipo che non si "sente", e a quali conseguenze e problematiche va incontro colui che si stacca dall'archetipo?

Io penso che sia abbastanza difficile seguire un archetipo che non si sente, o per lo meno non lo si può fare per lungo tempo, perché si andrebbe incontro a tensioni e disagi notevoli. Non solo, ma considerato che l'archetipo è generato dalle presunte comprensioni raggiunte di un gruppo di individui, è un po' come se l'individuo andasse contro sè stesso.
Certo, ricordo che le Guide hanno sottolineato anche che spesso l'io si contrappone al sentire per espimere la sua volontà di potenza, per mantenere la propria immagine, ... e mi sembra che le due dinamiche esprimano lo stesso concetto.
Tuttavia, faccio molta fatica a capire come sia possibile ... mi viene in mente una situazione come quella del film "Io robot", dove il robot è riuscito ad affrancarsi dal suo creatore ma solo nel momento in cui ha potuto sviluppare una forma di "coscienza", quindi solo nel momento in cui è stato in grado di avere una visione del mondo che non comprendesse solo le istruzioni che gli venivano impartite.
A questo punto più che aver cercato di dare una risposta, è nata una domanda: ma chi sceglie di seguire un archetipo transitorio piuttosto che un altro: l'io o il presunto sentire raggiunto?

... forse è meglio che mi fermi qui, perché continuare con altre domande richiede una risposta a questa.

Serena



 
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62 replies since 9/11/2010, 10:57   1669 views
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