Condizionamento e archetipi sociali

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SerGian
view post Posted on 17/11/2010, 18:50 by: SerGian




CITAZIONE
l'archetipo transitorio rappresenta l'esterno con cui ci dobbiamo necessariamente confrontare, cioè tutte le diverse regole morali che incontriamo nella vita quotidiana

Secondo me gli archetipi transitori contribuiscono a "creare" l'esterno, cioè l'ambiente in cui gli individui si trovano a sperimentare:infatti essi, archetipi, sono costituiti dalle comprensioni che i corpi akasici degli individui "credono" di aver compreso e che devono verificare prima di iscriverle in modo stabile nel sentire. Ovviamente ciascun archetipo transitorio è costituito da una molteplicità di sfumature e di agganci con altri archetipi, per cui il percorso che l'individuo deve compiere si presenta estrememente complesso.
Secondo la mia interpretazione, quindi, gli archetipi transitori non si trovano fuori dall'individuo, ma all'interno. Essendo però condivisi da molti individui, essi si proiettano all'esterno dando origine all'ambiente sociale comune.

E qui mi sorge la domanda: se gli archetipi transitori sono le strutture su cui si costruisce l'ambiente sociale, a quale livello della realtà possiamo collocarle?

Se seguo il ragionamento che ho fatto sopra, a me verrebbe da collocarle a cavallo tra il piano mentale e il piano akasico di ciascun individuo che contribuisce a sostenere quel determinato archetipo.

Serena

P.S.: a questo punto mi diventa difficile scindere l'aspetto etico da quello filosofico - scusate lo sconfinamento
 
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62 replies since 9/11/2010, 10:57   1664 views
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