Condizionamento e archetipi sociali

« Older   Newer »
  Share  
SerGian
view post Posted on 23/11/2010, 18:50 by: SerGian




CITAZIONE (Odisseo76 @ 23/11/2010, 11:33) 
Per cercare di riportare la discussione sulla giusta linea dato che questa è la sezione etica e non quella filosofica, vorrei proporvi una domanda.
Poniamo che in una famiglia un certo tipo di archetipo, come quello cattolico, risulta superato, ma all'esterno la società in cui si vive invece lo tiene ancora in grande considerazione.

Quale sarà secondo voi l'atteggiamento più giusto da tenere nei confronti del figlio e della sua educazione religiosa?

Io credo che l'atteggiamento più consono sarebbe, tenendo conto di AT diversi, di non precludere comunque l'educazione religiosa (cattolica nel nostro caso) che ancora vige come modello nel'ambiente in cui si vive; questo per far sì che il figlio abbia comunque da condividere qualcosa con gli altri suoi coetanei e magari, pensare che abbia la possibilità di avere elementi (anche futuri) per poterli analizzare come esperienza in sé.
Fermo restando che, nel contempo, si riesca anche a trasmettere una visione più allargata della stessa "religione" e qua s'inseriscono, che so io, il parlare anche delle altre religioni, facendo notare che alle basi delle stesse, esiste sempre una matrice comune e desiderio di divinità e salvezza.
In ultima analisi credo che gli AT futuri - che sembra già facciano capolino - diano una importanza, non tanto all'appartenenza ad una religione, quanto ad avere una "religiosità" ovvero un atteggiamento di contatto con l' Assoluto non legato necessariamente ad una specifica religione.

Giancarlo
 
Top
62 replies since 9/11/2010, 10:57   1664 views
  Share