Condizionamento e archetipi sociali

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Daria83
view post Posted on 24/11/2010, 11:09 by: Daria83




Ciao Serena, sicuramente il tuo è un modo di vedere la cosa, ma se hai osservato io non ho parlato del rapporto che un genitore, che fa una scelta come quella che hai fatto tu, ha con se stesso. Mi sono limitata a parlare dell'atteggiamento verso i figli.

E' vero che non lo condivido, perchè personalmente preferirei perdere mille volte un rapporto - anche familiare - che si basi su cose così labili (se non dei veri e propri ricatti morali) piuttosto che perdere la coerenza e il rispetto verso le mie idee. Cosa che peraltro ho fatto, non sto parlando per puro idealismo... Però diciamo che posso accettarlo, come una decisione personale, adulta e consapevole.

Quello che mi è un po' più difficile capire, è come si possa insegnare questo ad un figlio. Insegnargli non solo ad accettare compromessi facili con le proprie convinzioni, ma a non avere alcun rispetto per quelle degli altri, infilandosi in modo poco sentito in un percorso religioso che, in teoria, dovrebbe avere un valore. Senza contare dell'atteggiamento che in questo modo si viene a perpetrare a livello sociale, atteggiamento di superficialità o quanto meno di disinteresse verso il rapporto con la propria spiritualità.

Tu non lo vedi nei bambini di oggi? Io osservo i nipoti e il figlio del mio compagno crescere in famiglie che hanno il tuo stesso atteggiamento verso la chiesa (e un po' verso tutto), che hanno fatto fare loro i vari riti religiosi e li portano a messa una o due volte l'anno, nelle circostanze più importanti a livello di "vetrina sociale". Addirittura - e questo lo confesso mi scandalizza - prendono la paghetta se vanno a confessarsi! Sono tutti ragazzini svegli, che crescono in una società piena di stimoli e mezzi di comunicazione veloci, hanno una mente iperstimolata che fa già fatica a distinguere l'importanza tra un valore materiale e quello un po' più reale, a focalizzarsi su l'interiorità e le proprie motivazioni piuttosto che sull'esterno... Vedere i propri genitori che li incoraggiano a fare cose in cui non credono, non servirà ad altro che a farli sentire giustificati nel loro menefreghismo. Tu non credi?

Tu dici:

Non si tratta, quindi, di ipocrisia ma di essere consapevoli del perché si fanno le proprie scelte e di dare ai figli tutti gli strumenti di cui siamo capaci perchè possano scegliere a loro volta.

Sono d'accordo, ma per me gli strumenti dovrebbero essere l'affetto incondizionato, un esempio di coerenza con se stessi, la capacità (e la volontà) di distinguere le proprie scelte dalle loro, un pizzico di coraggio delle proprie idee... e dei buoni libri di storia della religione!!! E poi, caspita, il resto lo faranno loro... :wacko.gif:
 
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62 replies since 9/11/2010, 10:57   1664 views
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