Condizionamento e archetipi sociali

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Daria83
view post Posted on 8/12/2010, 02:49 by: Daria83




CITAZIONE (SerGian @ 7/12/2010, 18:30) 
Anche qua, tutto è relativo, io potrei benissimo pensare che chi si è ritirato a far l'eremita, visto che ha rifiutato il "mondo" e gli altri, dico io, in qualche maniera "nuoce" agli altri, nel senso che non offre la sua disponibilità ad un possibile confronto e aiuto al prossimo, per questo, indirettamente "nuoce", per questo anche il cosiddetto "eremita" potrebbe fare una scelta "veramente sbagliata", ma esiste davvero una scelta così?

Faccio un po' fatica a seguire il tuo ragionamento...
Già quello che dicevo io mi sembrava un "rovescio della medaglia", per cui quello che dici tu mi sembra il rovescio del rovescio, un po' un paradosso! :wacko.gif:
Mi spiego: riesco a capire che una persona che decida di fare l'eremita, chessò, abbandonando moglie e figli, stia prendendo una decisione che nuoce ad altri; ma non riesco a capire come una persona che viva isolata dal mondo - pur limitando se stessa - possa semplicemente con la propria mancanza nella vita degli altri a nuocere a qualcuno! Mi sembra un voler calcolare possibilità di cui non sappiamo nulla, che magari in tutte le varianti del grande disegno esistono anche, ma che non credo abbiano effetti veri e propri nella nostra vita quotidiana. E sennò sarebbe un disastro: ogni volta che stiamo sdraiati sul divano senza far nulla stiamo nuocendo a qualcuno?!
(Forse mi sbaglio, è un argomento in cui non sono preparata e sto andando a naso, per cui correggetemi se dico vaccate... image)

Riguardo alla tua ultima domanda, credo esistano due risposte: una se la consideri dal punto di vista dell'assoluto (no) e una se la consideri dal punto di vista del relativo (sì!).

'Notte! :-|:
 
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62 replies since 9/11/2010, 10:57   1669 views
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