Daria83 |
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| In effetti, mettendo un attimo da parte l'esempio dell'eremita che è una situazione estrema, io cercavo di capire se il ragionamento di Giancarlo sia o meno valido a livello generico. Escludendo il caso in cui si stia facendo un torto a qualcuno, la nostra assenza nella vita di altri - assenza dovuta a qualunque motivo, dall'eremitismo, all'introversione, ad una situazione familiare, psicologica, lavorativa... - è senz'altro limitante per noi stessi, ci toglie delle possibilità di conoscerci, fare esperienza e raccogliere dati utili, ecc. ma si può davvero considerare un nuocere ad altri nel puro senso delle possibilità??
Ps. Into the wild è un capolavoro!!! ^___^
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