Io credo che bisogna sempre valutare caso per caso, per questo che spesso quando si fanno degli esempi si tende a generalizzare, e di conseguenza enfatizzare una verità piuttosto che un'altra.
Mi spiego: le possibilità che uno non faccia "niente", per cui si ritiri a far l'eremita o semplicemente si sdrai sul divano, sembrerebbe a primo pelo, che non abbia alcuna possibilità di nuocere agli altri, invece a mio avviso tutto dipende per quale motivo uno ha fatto quella scelta, potrebbe essere che in qualche modo lo è stato per isolarsi dal contesto e non assumersi determinate responsabilità verso gli altri.
Per questo non esiste una risposta univoca a riguardo: riassumendo qualsiasi tipologia di "ritiro" potrebbe nascondere importanti problematiche per l'individuo, anche se esteriormente il suo atteggiamento farebbe credere il suo contrario.
Sembrerebbe che gli effetti non siano così visibili, ma io credo che possano essere anche molto profondi a livello di interiorità.
Se non sbaglio a livello di insegnamento sembra che anche il "non fare" sia un fare, con tutte le conseguenze del caso, tra le quali, dico io, la possibilità di nuocere agli altri.
Scusate se le mie espressioni non sono così chiare, a volte mi accorgo che ho qualche difficoltà ad assemblare in modo semplice e conciso ciò che voglio dire.
Giancarlo