Condizionamento e archetipi sociali

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Daria83
view post Posted on 8/12/2010, 12:32




In effetti, mettendo un attimo da parte l'esempio dell'eremita che è una situazione estrema, io cercavo di capire se il ragionamento di Giancarlo sia o meno valido a livello generico. Escludendo il caso in cui si stia facendo un torto a qualcuno, la nostra assenza nella vita di altri - assenza dovuta a qualunque motivo, dall'eremitismo, all'introversione, ad una situazione familiare, psicologica, lavorativa... - è senz'altro limitante per noi stessi, ci toglie delle possibilità di conoscerci, fare esperienza e raccogliere dati utili, ecc. ma si può davvero considerare un nuocere ad altri nel puro senso delle possibilità??

Ps. Into the wild è un capolavoro!!! ^___^
 
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SerGian
view post Posted on 8/12/2010, 17:14




CITAZIONE (Daria83 @ 8/12/2010, 02:49) 
Faccio un po' fatica a seguire il tuo ragionamento...
Già quello che dicevo io mi sembrava un "rovescio della medaglia", per cui quello che dici tu mi sembra il rovescio del rovescio, un po' un paradosso! :wacko.gif:
Mi spiego: riesco a capire che una persona che decida di fare l'eremita, chessò, abbandonando moglie e figli, stia prendendo una decisione che nuoce ad altri; ma non riesco a capire come una persona che viva isolata dal mondo - pur limitando se stessa - possa semplicemente con la propria mancanza nella vita degli altri a nuocere a qualcuno! Mi sembra un voler calcolare possibilità di cui non sappiamo nulla, che magari in tutte le varianti del grande disegno esistono anche, ma che non credo abbiano effetti veri e propri nella nostra vita quotidiana. E sennò sarebbe un disastro: ogni volta che stiamo sdraiati sul divano senza far nulla stiamo nuocendo a qualcuno?!

Io credo che bisogna sempre valutare caso per caso, per questo che spesso quando si fanno degli esempi si tende a generalizzare, e di conseguenza enfatizzare una verità piuttosto che un'altra.
Mi spiego: le possibilità che uno non faccia "niente", per cui si ritiri a far l'eremita o semplicemente si sdrai sul divano, sembrerebbe a primo pelo, che non abbia alcuna possibilità di nuocere agli altri, invece a mio avviso tutto dipende per quale motivo uno ha fatto quella scelta, potrebbe essere che in qualche modo lo è stato per isolarsi dal contesto e non assumersi determinate responsabilità verso gli altri.
Per questo non esiste una risposta univoca a riguardo: riassumendo qualsiasi tipologia di "ritiro" potrebbe nascondere importanti problematiche per l'individuo, anche se esteriormente il suo atteggiamento farebbe credere il suo contrario.
Sembrerebbe che gli effetti non siano così visibili, ma io credo che possano essere anche molto profondi a livello di interiorità.
Se non sbaglio a livello di insegnamento sembra che anche il "non fare" sia un fare, con tutte le conseguenze del caso, tra le quali, dico io, la possibilità di nuocere agli altri. :shifty.gif:
Scusate se le mie espressioni non sono così chiare, a volte mi accorgo che ho qualche difficoltà ad assemblare in modo semplice e conciso ciò che voglio dire. :-[:


Giancarlo
 
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Daria83
view post Posted on 9/12/2010, 01:08




CITAZIONE (SerGian @ 8/12/2010, 17:14) 
Io credo che bisogna sempre valutare caso per caso, per questo che spesso quando si fanno degli esempi si tende a generalizzare, e di conseguenza enfatizzare una verità piuttosto che un'altra.
Mi spiego: le possibilità che uno non faccia "niente", per cui si ritiri a far l'eremita o semplicemente si sdrai sul divano, sembrerebbe a primo pelo, che non abbia alcuna possibilità di nuocere agli altri, invece a mio avviso tutto dipende per quale motivo uno ha fatto quella scelta, potrebbe essere che in qualche modo lo è stato per isolarsi dal contesto e non assumersi determinate responsabilità verso gli altri.
Per questo non esiste una risposta univoca a riguardo: riassumendo qualsiasi tipologia di "ritiro" potrebbe nascondere importanti problematiche per l'individuo, anche se esteriormente il suo atteggiamento farebbe credere il suo contrario.
Sembrerebbe che gli effetti non siano così visibili, ma io credo che possano essere anche molto profondi a livello di interiorità.
Se non sbaglio a livello di insegnamento sembra che anche il "non fare" sia un fare, con tutte le conseguenze del caso, tra le quali, dico io, la possibilità di nuocere agli altri. :shifty.gif:
Scusate se le mie espressioni non sono così chiare, a volte mi accorgo che ho qualche difficoltà ad assemblare in modo semplice e conciso ciò che voglio dire. :-[:
Giancarlo

Tranquillo, adesso ho capito molto meglio quello che intendevi dire e direi che sono anche d'accordo! :-|:
Avevo inteso la questione in un senso diverso, molto più astratto... boh! Forse devo dormire di più... :rolleyes.gif:
 
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62 replies since 9/11/2010, 10:57   1663 views
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