Anni quieti

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view post Posted on 31/1/2019, 18:16

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Con la nuova sede e la creazione dell'Associazione Insieme arrivò, per il Cerchio, una fase decisamente tranquilla, cadenzata da due incontri mensili con le Guide: uno aperto a chiunque volesse presenziare e uno in cui veniva approfondito e sviluppato l'insegnamento, in particolare quello filosofico, a cui partecipavano le persone che da più tempo seguivano gli insegnamenti che ci venivano portati e che, perciò, avevano ormai gli strumenti per capire e seguire gli argomenti che venivano proposti.
Naturalmente, comunque, le trascrizioni degli incontri venivano distribuite gratuitamente a chiunque ne facesse richiesta e, inoltre, alcuni dei componenti più assidui del Cerchio si occuparono di preparare i CD dei vari incontri, mettendoli a disposizione di chi fosse interessato al loro riascolto.
Gli incontri duravano sempre almeno un'ora e mezza, quindi il materiale che arrivava mensilmente era veramente tanto, cosa che ci permise di raccogliere gradatamente il materiale e pubblicarlo in volumi annuali tanto che, alla chiusura del Cerchio, il materiale raccolto aveva dato vita al considerevole numero di oltre sessanta volumi.
Come abbiamo detto in precedenza, nel 1991, con l'inizio degli incontri basati sulle favole di Ananda, il Cerchio si era aperto a chiunque avesse il desiderio di entrare in contatto con l'insegnamento del Cerchio, cosa che portò all'arrivo di molte persone nuove, specialmente giovani.
Questo tipo di incontri andò avanti per nove anni, nel corso dei quali le “tre cariatidi” divennero un po' il presidio di accoglienza e di supporto per tutte le persone che via via si avvicinavano al Cerchio, facendole sentire a loro agio nell'immettersi in un ambiente che non conoscevano e che, spesso, avvicinavano anche solo per curiosità e, magari, con il timore di ritrovarsi coinvolti con una setta di esaltati fanatici,
Ma le le nostre tre dolci conduttrici seppero sempre pilotare l'ambientamento delle persone nuove in maniera immediata e priva di traumi, aiutate in questo, ovviamente, dagli interventi delle Guide sempre pazienti ed estremamente disponibili e attente a soddisfare le molte domande, molto spesso ripetitive, che venivano loro rivolte.
Alla conclusione del ciclo sulle favole di Ananda le Guide ci dissero che era arrivato il momento che i partecipanti agli incontri avessero una parte più attiva nel lavoro del Cerchio e, di conseguenza, iniziò una nuova serie di riunioni aperte a tutti intitolata Do ut des (“io do affinché tu dia”) nella quale venivano assegnate delle relazioni ai componenti del Cerchio, sempre diversi, che le dovevano presentare a chi partecipava a quelle riunioni.
Si trattava, insomma, di tenere delle piccole conferenze su argomenti proposti dalle Guide che, all'inizio di ogni ciclo davano la scaletta dei temi e li assegnavano ai relatori.
Nei molti anni in cui questo tipo di riunioni venne portato avanti non ci fu mai nessun rifiuto da parte delle varie persone incaricate di preparare le relazioni ma, anche se in certi casi con un po' di soggezione, tutti si dimostrarono disponibili a venire coinvolti direttamente e a mettere a disposizione degli ascoltatori quello che avevano capito (o che aveva creato in loro domande o dubbi) a proposito di vari temi che erano stati loro assegnati.
E il successivo intervento delle Guide risultava sempre chiarificatore dei vari argomenti trattati, aggiungendo di volta in volta elementi che magari erano stati trascurati o sottovalutati nelle relazioni, rispondendo alle domande che venivano poste e chiarendo il significato dei vari punti dell'insegnamento che erano stati toccati, risultando, come sempre, chiari e diretti e adoperando sempre un linguaggio semplice e moderno che rendeva le discussioni con i partecipanti non colloqui in cui un Maestro faceva cadere dall'alto l'insegnamento ma una conversazione pacata tra amici alla ricerca della comprensione.
Naturalmente tra le persone che presenziavano alle riunioni talvolta ce ne sono state alcune che hanno espresso critiche e, magari, si dimostravano pronte a uno scontro ideologico anche un po' più che vivace, ma le Guide non si lasciarono mai coinvolgere in questo tipo di atteggiamento, riuscendo comunque e sempre a smorzare ogni possibile contrasto acceso con la loro pacatezza, usando la logica per cercare di far comprendere a chi contestava quali fossero gli elementi logico/razionali che avvaloravano il loro punti di vista.
Crediamo che l'atmosfera dell'Associazione contribuisse notevolmente a far sì che non ci fossero mai veri e propri dissapori forti. Molti dei nuovi partecipanti alle riunioni ci confessarono, quando entrarono in maggior confidenza, che entrando nei locali dell'Associazione avevano avvertito un'atmosfera particolare di serenità che li aveva fatti sentire particolarmente tranquilli. L'opinione più comune era che quella sensazione fosse dovuta alle vibrazioni positive che accompagnavano gli interventi delle Guide.
Ricordando l'insegnamento delle “atmosfere” noi pensiamo che fosse anche merito di tutti noi che, con la nostra disponibilità e il nostro affetto per le Guide, contribuivamo a impregnare l'ambiente con un'atmosfera particolarmente serena che finiva con l'essere avvertita anche da chi si trovava a essere immerso in essa.
Ma questa, ovviamente, è solo una nostra teoria!
 
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