Cominciare da poco e da vicino

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SerGian
view post Posted on 8/10/2010, 18:31 by: SerGian




Cominciare da poco e da vicino

Definizione di Georgei:
Non impegnatevi - esortano le Guide - con le grandi battaglie sociali o umanitarie se prima non avete combattuto quelle a favore di chi vi sta vicino perché ciò appagherebbe e gratificherebbe il vostro Io ma lascerebbe irrisolti i vostri più impellenti bisogni di comprensione interiore!.
La vostra attenzione deve seguire una sorta di spostamento da voi stessi verso l’esterno: essa deve essere posta per prima cosa su voi stessi e sulle persone che condividono più da presso le vostre esperienze. La vostra società attuale tende invece a trascinare la vostra attenzione lontano da voi.
Non lasciatevi ingannare da falsi miraggi che sembrano poter tacitare con facilità le vostre responsabilità: è comodo altruismo aiutare chi non conoscete e mai, probabilmente, conoscerete veramente. È certo meglio adottare un bambino a distanza che non fare niente di niente per gli altri ma non è la stessa cosa che aiutare il bambino della porta accanto che, magari, ha altrettanto bisogno (e non solo economico)».

Messaggio esemplificativo

Ci auguriamo anche che quegli insegnamenti etici- morali, così importanti per la vostra crescita spirituale si siano rafforzati, non ultimo tra questi l'insegnamento dell'amare gli altri ma soprattutto quello di iniziare a dare il vostro amore partendo da poco e rivolgendo questo "poco alle persone a voi più vicine. Purtroppo, però, per quanto noi ed altri fratelli in altri momenti, abbiamo cercato di ricordarvi questo concetto, troppo spesso vi vediamo rivolti a dare un aiuto, anche se magari fatto soltanto di un sorriso, ad amici, conoscenti, addirittura magari a persone a voi estranee nel senso di non strettamente legate affettivamente, mentre il problema di un compagno o di una compagna, il problema di un figlio, passa pressoché inosservato... e questo - vi ripetiamo - non solo non giusto, ma significa non aver compreso quel grande insegnamento che il Maestro vi inviò quando venne tra voi: amare gli altri come se stessi, ma cominciare da poco e da vicino sempre e comunque, essere attenti ai problemi delle persone che vi stanno accanto, facendo quegli sforzi necessari per aiutarli, ma non cercare di fuggire una realtà che, magari in alcuni momenti, vi può risultare scomoda e rivolgere la vostra attenzione ed il vostro interesse, la vostra voglia di dare, agli altri.
E ricordate, voi che avete una famiglia, che avete dei fratelli, che avete dei figli, che avete degli amici, che è necessario per mettere in pratica quanto noi veniamo a dire e , iniziare soprattutto da essi, poi, eventualmente quando i risultati del vostro aiuto si dimostreranno tali allora potrete veramente iniziare a cercare di fare qualcosa anche per gli altri, anche per tutti gli altri, e perché no, in una ipotesi più che ottimista, per l'umanità intera.

Fabius

Come base comune (archetipi) risulta più facile avere la tendenza a esternare il nostro aiuto verso chi ci è più lontano. E' forse un modo per deresponsabilizzarci? Se sì perché?
Basta fare una donazione per sentirci in pace con la nostra coscienza, ma nel contempo abbiamo tenuto lontano l'impatto emotivo/mentale che ne deriverebbe se avessimo accanto la persona bisognosa con tutti gli annessi e i connessi.
L'agire da "vicino" ci rende forse più vulnerabili scoprendo lati poco piacevoli di noi stessi.

Giancarlo
 
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39 replies since 8/10/2010, 18:31   1015 views
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