Condizionamento e archetipi sociali

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LucianoB.
view post Posted on 11/11/2010, 14:56 by: LucianoB.
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CITAZIONE
Per poter rispondere a questa domanda è necessario, fratelli, ricordare tutta la parte di insegnamento che riguarda la costituzione dell’individuo. Infatti - anche se comunemente si tende a pensare e ad affermare che sono gli elementi esterni quelli che condizionano il comportamento dell’essere umano - si può cercare in realtà colui che condiziona all’interno dell’individuo stesso. Chiaramente non l’individuo come sua semplice espressione all’interno del piano fisico, ovvero non come persona incarnata stessa, bensì come individualità completata da tutte le sue manifestazioni nei vari piani di esistenza.
Questo cosa sta a significare? Sta a significare che i fattori che rispondono agli influssi esterni e che, quindi, inducono al condizionamento dell’individuo, risiedono proprio nell’individuo stesso ed è dall’individuo stesso che si dipartono, facendo sì che sia lo stesso individuo, in realtà, a condizionarsi e non che sia l’esterno a condizionare, da sé solo, l’individuo. Questo punto che, forse, dicendolo e ascoltandolo, può apparire molto semplice a prima vista, in realtà è essenziale che venga assimilato per poter comprendere poi tutto il discorso filosofico sulla libertà e sul libero arbitrio. (Rodolfo)

Nel messaggio qui riportato, mi pare chiaro che il condizionamento è all'interno dell'individuo, condizionamento che poi si manifesta attraverso il pensiero le emozioni e il comportamento, dell'individuo nell'interazione della vita di tutti i giorni.
Quindi vorrei provare ad ampliare il concetto se possibile, per chiarirlo, principalmente a me stessa, e poi confrontarlo con il vostro.
Trasportandolo all'interno della società, prendendo come esempio un individuo che ha, sente al suo interno, come interiorità, la spinta di aiutare gli altri, questo fattore porterà l'individuo a mettersi a disposizione degli altri, cercando di aiutarli in qualche maniera , però tutte le volte che non potrà aderire a questo comportamento, per varie ragioni, vivrà al suo interno un censo di "malessere" per non aver adempiuto a questo suo bisogno , per il momento inconscio, fino a quando non si accorgerà che quello che sta facendo è qualcosa per colmare una sua esigenza, e non per aiutare l'altro in modo oggettivo.
Ma mi fermo qua, perchè questo passaggio non mi è molto chiaro, pur essendomi chiaro che il condizionamento è all'interno dell'individuo, quindi è l'individuo stesso che si limita, in qualche maniera e non all'esterno, ma riesco a visualizzarlo bene nel concreto, questo passaggio.

Marisa

PS. x Serena: sai pure io giocavo con arco frecce e pistole maschili, e mi trovavo meglio con i maschi che non con le femmine.
Concordo che l'importante e riuscire a trovare un giusto equilibrio, ciao.

Edited by Livvy - 11/11/2010, 15:50
 
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