Conscio e inconscio, C'è un rapporto tra preconscio e archetipi transitori?

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ArmandoZa
view post Posted on 15/2/2011, 17:17 by: ArmandoZa




Ciao Serena.

Partiamo dal punto di vista del "divenire" e questo per renderci conto, come ci è stato detto, che l'evoluzione passa attraverso a tre fasi, anche se i tre processi, in realtà, non sono l'uno succesivo all'altro,ma contemporanei.
Abbiamo l'evoluzioine della materia e questo grazie all'imprinting, ovvero a quel processo che all'inizio dà un orientamento alla matera akasica provocandone la differenziazione.
Il mezzo analogo all'imprinting che riguarda l'evoluzione della forma è l'istinto.
Lo strumento usato nell'ambito del processo per l'evoluzione della coscienza è costituito dal formarsi degli Archetipi Tr.

Un errore di "prospettiva" che ho fatto anche io è stato quello di non considerare per es. l'imprinting e l'istinto, non più meritevoli della mia attenzione quando si parla di Archetipi.

Imprinting e istinto, non sono superati, fanno comunque parte dell'individuo perchè sono elementi che lo hanno costituito. Quindi l'errore è pensare che quando questi due "moduli" non rivestono più l'elemento PIU' importante nelle nostre esistenze, questi moduli non abbiano più nessuna importanza, meglio non siano più necessari. In effetti questi moduli non hanno più la "funzione" di costituire, ma lasciano il segno e diventano parte attiva-integrante-necessaria affinchè l'individuo continui a progredire secondo quell'indirizzo dato da quel modulo all'interno dell'evoluzione e che porta avanti nel Cosmo.

Resta evidente la relazione tra l'evoluzione della coscienza ed il terzo modulo, che è quello degli Archetipi. i quali spingono la coscienza dell'individuo verso quelle vibrazioni che essi emettono al fine di far comprendere l'individuo e farlo arrivare ad acquisire nuova evoluzione.

Dobbiamo., quindi, cercare di arrivare ad ottenere una visuale dei discorsi che sono stati fatti, considerando gli elementi NON ognuno a sè stante. ma tutti compenetrantisi. Non a caso era stato a suo tempo detto che dovevamo pensare le vibrazioni della "Vibrazione Prima" come dirette -orizzontalmente e quelle degli Archetipi dirette verticalmente. E' chiaro che i due punti si dovranno incontrare-in qualche momento- e sono questi punti di incontro che costituiranno i "passaggi evolutivi" dell'individuo e questo all'interno della sua evoluzione.

La realtà va osservata considerando il nostro corpo akasico.Noi non abbiamo una idea di come sia il nostro corpo akasico, le Guide non ne hanno mai parlato, ma ci hanno esortato a pensare al nostro corpo akasico come ad una sorta di "frittella akasica". Questa "frittella", la dobbiamo pensare NON orizzontale, ma verticale. Ovvero il nostro corpo akasico, attraversa tutti gli strati della materia akasica, dal più pesante al più sottile e si distribuisce, in questa maniera, all'interno del piano akasico.
Quando più individui hanno raggiunto le stesse comprensioni, tra i corpi akasici degli individui stessi,, si creano delle vibrazioni che finisco con incontrare le vibrazioni consimili di chi ha compreso le stesse cose, producendo degli allacciamenti con i corpi akasici di questi individui.
Gli Archetiti Tr. sono da considerare, e qui spero di essere vicino alla tua domanda, come la costituzione di questi collegamenti tra corpi akasici, i quali hanno compreso, o pensano di aver compreso, o quantomento hanno compreso sì, ma soltanto una porzione, meglio, solamente una parte di verita'. Resta quindi una parte di "preconscio" da esperire per farlo diventare conscio., relativo a quella verità.

Il tutto si ripercuote sul piano fisico quando più persone arrivano a comprendere un determinato fattore, attraverso a percorsi più o meno simili. Questa circolazione di vibrazioni tra il proprio corpo akasico e il corpo akasico degli altri, crea un insieme di -vibrazioni- akasiche che può essere definito ARCHETIPO.
Perchè archetipo? Perchè appartenendo la comprensione (parziale) all'akasico, queste comprensioni che sono state comprese e condivise da più individui, essendo iscritte, appunto, nell'akasico, verranno portate anche nelle vite successive.

Se volessimo fare dei collegamenti con i nostri pensatori, potremmo dire che a questo livello si possono situare le "idee" di Platone; potremmo dire che a questo livello si situa il "super IO" di Freud; potremmo dire che, sempre a questo livello, si situa "linconscio collettivo" di Jung. tutte forme di comprensione che si credono di essere delle comprensioni assolute, mentre in realtà sono delle comprensioni RELATIVE e come tali, parziali ed incomplete..Queste comprensioni non sono, quindi in grado di portare, se non attraverso ulteriori esperienze sul piano fisico, una aggiunta di sfumature di comprensione a quell'insiene di individualità che stanno compiendo un perscorso parallelo per arrivare a comprendere.

Armando

Edited by Livvy - 15/2/2011, 17:32
 
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