missini |
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| Ciao a tutti, sia Scifo che Francesco hanno sottolineato l’importanza del sistema immunitario descrivendo la sua funzione “di difendere l'organismo dall'influsso di elementi patogeni esterni (ma anche interni, pur se quiescenti) che possono provocare squilibri interni al corpo dell'individuo sia con un'azione diretta (ad esempio virus e batteri) sia con un'azione indiretta identificabile nella produzione di sostanze nocive o, quanto meno, disequilibranti del regime ottimale del corpo dell'individuo incarnato." Al di là della necessaria esperienza dell'individuo incarnato, mi domando quale può essere il significato delle malattie autoimmuni. Perché il sistema immunitario inizia a produrre degli autoanticorpi contro degli organi che dovrebbe, invece, proteggere determinando anche l’insorgenza di processi infiammatori che alla fine compromettono l’organo stesso? E una volta rimosso l'organo, l'introduzione dell'ormone sintetico da assumere a vita, ristabilisce un nuovo equilibrio?
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