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| Ciao Giuliana. Ti ho conosciuto come persona sempre in battaglia, spesso in lotta col mondo che ti circondava, e non di rado anche con me. Ho sempre pensato a quanto avresti potuto fare per il Cerchio e forse anche per te stessa, con la tua grinta e le tue energie inesauribili, se solo avessi iniziato ad usarle in modo un po' diverso. Devo ammettere che ho seguito dapprima con sospetto, poi con gioia i tuoi passi avanti, per quel poco che potevo capire come osservatore esterno dei tuoi interventi. E mi viene quasi da essere triste al pensiero di cosa avrebbe potuto essere il rapporto con te se queste conquiste fossero arrivate un po' prima, quando eravamo nel pieno dei nostri scambi. Ma poi mi passa perché mi ricordo che la cosa importante è che siano arrivate e che ognuno è giusto abbia i propri tempi. Inoltre ho il sospetto che in futuro avremo altre occasioni per riprendere da dove avevamo interrotto...
È probabile che troverai questo mio sproloquio quantomeno discutibile, ma prendilo per quello che è: solo una condivisione di quello che sento, senza pretesa di essere esaustivo né tantomeno veritiero di quello che è stato il tuo cammino. Solo un'altra interpretazione soggettiva del canto dell'upupa.
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