Fotogrammi... a confronto, Un possibile parallelismo fra gli insegnamenti delle Guide e le scienze attuali

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view post Posted on 14/9/2019, 15:17
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Questa discussione, che apro con un po’ di timore perché non so se riuscirò a renderla utile, non ha nessuna pretesa di completezza né di sistematicità. E’ nata dalla voglia di condividere alcune idee che la scienza attuale sta portando avanti e che secondo me vanno nella stessa direzione indicata dalla Guide.
L'idea del divenire come sequenza di fotogrammi è stata la molla che ha prodotto questo parallelismo che vi propongo fra alcuni frammenti di messaggi delle Guide e un testo del mondo scientifico. Non si tratta di giustificare o di verificare i punti di accordo o disaccordo: non credo sia possibile e neanche utile. Per me ritrovare – sulla scia di quell’appello alla razionalità e alla logicità del Creato sempre espressa dalla Guide – in ambito prettamente scientifico idee simili, mi ha aiutato a mettere un altro tassello nella mia mente ( e spero anche al ‘piano superiore ‘)che si incastra con gli altri in maniera adeguata.

L’intenzione quindi è solo questa: nessuna voglia di sincretismi o aggiustamenti: punti di vista diversi ma – secondo me- guardando verso lo stesso orizzonte.

Qualche notizia sulla parte scientifica: l’autore, Robert Lanza è medico e biologo, esperto in cellule staminali e insegnante presso diverse Università negli Stati Uniti. In rete chi vuole troverà ulteriori informazioni.
Il libro da cui è tratto il testo è del 2009 ed è stato scritto in collaborazione con un professore di astronomia e divulgatore scientifico Bob Berman
Lanza ha introdotto il concetto ‘filosofico’ di biocentrismo, un approccio allo studio della natura che parte da alcuni principi fondati sull’idea che la realtà si può conoscere solo attraverso la coscienza e non come realtà separata da essa e che è la coscienza stessa che ‘ crea’ lo spazio e il tempo


Scifo UnoMolti5 pag 98

Vedi, il presente, in realtà è sempre statico, per sua definizione: con tutto che cambia di attimo in attimo, in realtà ogni attimo è statico, è come una fotografia. E’ poi il meccanismo di corpo fisico,
astrale e mentale, di percezione, ricordo, desiderio, rimpianto, pensiero e così via che dà l’impressione del dinamismo perché proietta il tuo presente nel passato o nel futuro.



Kempis Le grandi verità CF77 A cura di Pietro Cimatti. Ed. Mediterranee 1983
Pag 104 all’interno del paragrafo ‘Significato filosofico delle teorie della relatività’

La scienza relativistica dice che lo spazio non si deve più considerare come uno schermo tridimensionale sempre eguale a se stesso, immobile, immutabile,sul quale si proietta la serie degli eventi; ma l'evento è un fatto spazio-temporale, per cui esiste un tempo ed uno spazio per ogni evento: per ogni fotogramma dicemmo noi.
E non è questo quello che noi abbiamo sempre affermato, giusto con l'esempio dei fotogrammi,
sostenendo vero il concetto della realtà-essere in confronto al concetto della realtà in divenire?



In povere parole, i Maestri hanno dunque paragonato la storia cosmica ad una pellicola
cinematografica in cui ogni attimo del cosmo rappresenta un fotogramma. Ogni istante ha una sua
architettura ed è costruito in modo diverso dall'istante antecedente. L'evoluzione della vita sia
macrocosmica che microcosmica, ossia individuale, risulta dall'osservazione, fatta anche a
posteriori dal ricordo, delle mutazioni che vi sono tra istante precedente e istante susseguente. La
vita dell'individuo è una vita interiore, soggettiva: ogni individuo ha il suo tempo ed il suo spazio.
Il tempo scaturisce dalla mente dell'individuo che immerge la propria consapevolezza nelle
situazioni cosmiche in cui la sua esistenza è rappresentata, fotogramma dopo fotogramma,
seguendo una determinata direzione che fa parte del modulo fondamentale del cosmo e che è la
stessa del tempo astronomico. Ecco come nasce il senso del trascorrere, come si attende ciò che
deve venire, che esiste già dispiegato in quelle situazioni cosmiche in se stesse immobili.
I fotogrammi che compongono le situazioni cosmiche esistono da sempre e per sempre, in una
dimensione di eterna presenza, di eterno presente. Perciò la Realtà non è, come appare, « una che
diviene» ma è « una costituita da molte che sono» così come l'azione di un film è costituita da
tantissimi fotogrammi in se stessi immobili. (N.d.R.).






Robert Lanza con Bob Berman:
Biocentrismo: l’universo, la coscienza, la nuova teoria del tutto. Ed. Il Saggiatore 2009.

Brani tratti dal cap. 10 ‘ Non c’è tempo da perdere’ pag 99 e seguenti

Terzo paradosso di Zenone(la freccia) da Wikipedia
“Il terzo argomento è quello della freccia, che appare in movimento ma, in realtà, è immobile. In ogni istante difatti essa occuperà solo uno spazio che è pari a quello della sua lunghezza; e poiché il tempo in cui la freccia si muove è fatto di singoli istanti, essa sarà immobile in ognuno di essi.
... il movimento risulta impossibile, in quanto dalla somma di istanti immobili non può risultare un movimento”


Partendo dall’assunto logico secondo cui nulla può trovarsi contemporaneamente in due punti, Zenone spiegò che durante il suo volo la freccia si trova in ogni istante solo in una specifica posizione alla volta. Ma se si trova in una sola posizione significa che in quel momento è ferma. La freccia quindi in ogni tratto della sua traiettoria deve trovarsi da qualche parte in una posizione specifica. A rigor di logica, dunque ciò che si verifica non è il movimento di per sé. Si tratta piuttosto di una sequenza di eventi (fotogrammi - nota mia ) distinti.
Già questo una prima indicazione del fatto che lo scorrere in avanti del tempo – di cui il movimento della freccia è espressione – non è un aspetto del mondo esterno, ma una proiezione di qualcosa che abbiamo dentro, del modo con cui colleghiamo gli eventi che osserviamo.

Seguendo questo ragionamento, il tempo smette di essere una realtà assoluta e ci si rivela invece come espressioni delle nostre menti…….

Tutti questi argomenti ostici e assurdi ( fa riferimento ad altre considerazioni sul tempo che ometto )sembrano giungere a una fortunata conclusione quando riusciamo a vedere il tempo per quello che è, ossia un prodotto biocentrico, una creazione biologica il cui unico scopo pratico è quello di aiutare i circuiti mentali degli organismi viventi a svolgere alcune funzionalità.
Per capire meglio il concetto, immaginate per un momento di assistere alle riprese di una gara di tiro con l’arco con una telecamera, tenendo bene a mente il paradosso di Zenone. Un arciere tira e la freccia comincia a volare. La telecamera segue la traiettoria della freccia, dalle mani dell’arciere fino al bersaglio finale. Ad un certo punto le immagini si bloccano sul singolo fotogramma della freccia immobile. In tal modo potete fissare l’immagine della freccia in volo, cosa che non potreste fare se assisteste di persona alla gara in questione. Il filmato in pausa vi permette di conoscere con grande precisione la posizione della freccia… avrete perso però ogni informazione sulla sua quantità di moto ( se usiamo il termine velocità va bene lo stesso- nota mia ). La freccia non sta andando da nessuna parte, la sua velocità è nulla. Non si può sapere nulla della sua traiettoria, sul suo percorso. Rimangono indeterminati.

Per misurare in ogni istante la posizione precisamente, bisogna bloccare il filmato sul singolo fotogramma, bisogna metterlo ‘in pausa’. Invece per osservare la quantità di moto ( velocità) non possiamo isolare un fotogramma perché la quantità di moto è la somma di tanti fotogrammi.

Tutta questa analisi ha perfettamente senso da una prospettiva biocentrica: il tempo è l’espressione interna della percezione sensoriale animale che accende gli eventi – i fotogrammi fissi – del mondo spaziale. La mente accende il mondo proprio come fa il motore e gli ingranaggi del proiettore. Ognuno lancia una sequenza di immagini ferme – una serie di dati spaziali – in un ordine, nella ‘corrente’ della vita. Il movimento viene creato dalle nostre menti facendo scorrere insieme ‘le cellule del filmato’.


Considerazioni personali
I testi a confronto pur con tutte le possibili diversità, secondo me hanno in comune vari aspetti: la difficoltà nella concezione dello spazio e del tempo come lo viviamo ora ( nel brano di Kempis citato ci sono altre parti a riguardo che non ho riportato per non appesantirlo ) difficoltà che nella vita quotidiana permangono anche se la scienza seppure a fatica, comincia ora a ‘digerirli’; l’illusione del movimento e in generale di quello che i nostri sensi fisici ci propongono non solo come illusioni visive ma anche auditive, tattili e sensoriali in generale (per esempio i colori degli oggetti non esistono in natura: sono solo ‘vibrazioni’ a frequenze diverse delle onde elettromagnetiche, onde che la nostra mente riporta al suo interno e ‘costruisce' i colori ).

Può darsi che tale confronto possa fornire stimoli a chi legge per approfondire questi argomenti…

Sulla base di questi brevi passaggi e su altri aspetti - che eventualmente potrei proporvi se lo riteneste utile - la mia idea di fondo è che l’essere umano, nella sua evoluzione intesa nel senso proprio dato dalle Guide, stia finalmente passando a una concezione del mondo della natura meno meccanicistica e più olistica, usando un termine che ora si sente spesso nominare.
Che tutto sia interconnesso – e la rete informatica ne è una chiara immagine come la rete di Indra del mondo orientale – sembra un’idea che pian piano stia entrando nella mente di molte persone. Che le varie discipline scientifiche, all’inizio strettamente unite fra loro fino a pochi secoli fa e poi frammentatesi in specializzazioni e ultra -specializzazioni, stiano ritornando a comunicare fra loro per salire insieme più in alto e per allargare la propria visione, è un altro dato di fatto anche se per scoprirlo bisogna raddrizzare le proprie antenne personali e scrutare l’orizzonte.

Ma secondo me la strada è segnata.

Martino
 
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view post Posted on 15/9/2019, 15:51
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Ciao Martino,
che dire, anche secondo me la strada è segnata. Non c’è poi neanche dubbio che i concetti filosofici portati dalle guide troveranno sempre più conferme in ambito scientifico; poiché quello che tentiamo di fare e che ci compete,è riuscire a “svelare” e a razionalizzare sempre più ampie parti di Verità.

Detto questo, ti devo confessare che dopo avere letto la tua e-mail, mi trovo un po’ in difficoltà, nel senso che non riesco a capire se quello che hai scritto sono delle affermazioni, oppure se lo intendi come materiale di confronto. Se sono delle affermazioni, allora sappi che anch’io intendo la “realtà” in cui siamo inseriti come parziale e non “veritiera”, poiché questa scaturisce dalla natura dei nostri sensi limitati. Se invece intendi il tuo scritto come materiale di confronto, allora mi mancano i dubbi o le domande dove cercare di confrontarci su questo ostico argomento.

In ogni modo ti ringrazio della ricerca e del materiale che hai mandato, in quanto non si interiorizzano mai abbastanza certi concetti.

Ciao a tutti

Luciano
 
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view post Posted on 15/9/2019, 16:18
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Grazie della risposta.
Le mie considerazioni sono 'affermazioni' nel senso che sono solo le mie idee a proposito di quanto riportato nei testi. Non si tratta di confrontare pareri opposti o conciliare qualcosa con qualcos'altro anche perchè ci sarebbe bisogno di due ipotesi da confrontare e/o conciliare.

Sono solo il frutto dei miei ragionamenti, corroborati da quanto detto dalle Guide: tutto qui .
A me leggere le considerazioni di Kempis e Scifo hanno 'fatto bene'.

Martino
 
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view post Posted on 16/9/2019, 09:11

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Grazie Martino per aver lanciato questa discussione che credo sia di interesse generale (anche se difficile!).
Volevo aggiungere un mio contributo: girando per Internet ho trovato un documentario sull'argomento che ho trovato molto interessante e che mostra come anche la scienza attuale si avvicini molto a quanto insegnato dalle Guide.
Il documentario lo trovate a questo indirizzo:
 
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view post Posted on 16/9/2019, 09:19
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Grazie, conoscevo già il documentario e credo sia fatto molto bene.
Sul sito della RAI REPLAY per RAISCUOLA ci sono altri documentari in cui si affrontano questi argomenti anche da un punto di vista più filosofico.

Se ne trovo qualcuno particolarmente interessante ve lo segnalo.

Intanto vi segnalo questo sito www.altrascienza.it/.
E' molto ben fatto.

Martino

Edited by Martino58 - 16/9/2019, 10:34
 
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view post Posted on 18/9/2019, 13:32
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Ciao, il tema del tempo è sempre affascinante, anche se ostico. Forse è proprio il suo essere cosi ostico che lo rende in parte misterioso e quindi affascinante.
Per quel poco che ne so io, la scienza fa ancora fatica a capire il tempo, come mai scorra, e perché lo faccia in una sola direzione. Sembra proprio che l'unica spiegazione che hanno trovato sia... Che probabilmente non scorre affatto. Certo noi lo sappiamo da decenni grazie alle nostre Guide, ma non per questo mi sento di sminuire che ci è arrivato da solo, anche se decenni più tardi. Anzi.

Detto questo, credo che per ognuno di noi la difficoltà più grande non sia tanto capire il concetto di tempo illusorio e la teoria dei fotogrammi, quanto concepire una realtà dove il tempo non esiste. L'assenza di tempo è davvero dura da digerire per delle menti come le nostre, immerse nella materia, nei fenomeni che si sviluppano in lassi di tempo così apparentemente precisi e misurabili. E penso che ci sarà ben poco da fare, finché saremo immersi nel mondo dei fenomeni.
 
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view post Posted on 18/9/2019, 14:07
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Infatti non la si 'digerisce' mai a livello mentale, la si può solo sperimentare per brevi attimi quando - sotto la spinta di una forte emozione positiva o negativa che sia - ci sentiamo sospesi a mezz'aria con un buco nello stomaco e la sensazione di non sapere dove ci troviamo.
 
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view post Posted on 20/9/2019, 10:58

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Giustamente, come è stato ricordato, la realtà con la" R" maiuscola è immobile in quanto tutto è statico, fermo nell'ETERNO PRESENTE.
Nell'ambito dell'insegnamento, è il nostro- stato interiore- (meglio il nostro"sentire") che ci fa percepire il "movimento esterno". Siamo noi individualmente che ci muoviamo in noi stessi, -interiormente-. Nell'etermo presente il tempo non c'è

Un saluto a tutti
 
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view post Posted on 21/9/2019, 14:27
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Quando anni fà cominciai ad interessarmi all'insegnamento non vi nascondo che l'interesse era per lo più rivolto ai cosiddetti "concetti impossibili" come io amavo chiamarli (forse perchè stuzzicavano il mio io). Il discorso dei fotogrammi era uno di questi, era un concetto ostico da capire però nello stesso tempo era più che verosimile e ti dava l'idea del suo funzionamento. Infatti pensare ad una pellicola che con i suoi fotogrammi disegna tutto l'eterno presente dando la sensazione che lo stesso sia vivo e si muova, secondo me, era un'idea micidiale, perchè dava l'esatta rappresentazione di cosa si stava parlando e di dove si voleva arrivare. Mancava solo, secondo me, da parte nostra, un'aggiunta affinchè tutto il discorso reggesse : la fede per dar forza all'insegnamento stesso, ingrediente insostituibile, senza il quale i concetti più difficili perderebbero corpo e anima (così avrebbe detto qualcuno che conoscevo). Infatti anche il discorso dei fotogrammi, che alla fine ci spiega che il tempo in Realtà non esiste, può essere accettato solo se c'è fede nell'insegnamento altrimenti per quanta logica possiamo metterci alla fine può risultare "aria fritta".
Ecco questa è la mia idea in merito, ricordandomi che la fede ad un certo punto va applicata in tutto l'insegnamento anche in concetti apparentemente "semplici".

A presto Vitto :wink3.gif:
 
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view post Posted on 21/9/2019, 15:26
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Ciao a tutti, rispondendo a Vitto credo che la 'fede' nell'insegnamento - se intendiamo con questo la capacità di fare un salto fuori dalla mente razionale - sia sempre presente in ogni rigo dei testi delle Guide.
Non dimentichiamo poi che tante volte ci hanno detto che anche quei paragoni che facevano erano solo approssimazioni per difetto della complessità del Reale, per cercare di adeguarsi ai nostri limiti fisici/psichici/mentali.

La ragione, la logica sono il trampolino... ma poi bisogna lanciarsi.

La logica da sola, senza il salto di qualità necessario, non basta e la novità, secondo me, è che fino a qualche decennio fa la scienza si basava solo sulla logica: oggi comincia a capire che se non si fa un salto
( lo chiamano 'salto quantico' ) non si esce da paradossi e stranezze che sembrano anch'esse 'aria fritta'.

Martino
 
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view post Posted on 22/9/2019, 06:44

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Spesso - e parlo per me stesso-arrocandomi dietro a certe convinzioni scientifiche, rischio di perdere il senso della -mia- realtà.
La mia realtà ,come tale, va considerata prima di tutto. Meglio, nell'ambito dell'insegnamento che ci occupa il concetto di "evoluzione" è essenziale per non sminuire tutto l'insegnamento stesso. L'evoluzione della coscienza porta ogniuno di noi ad una sempre maggiore capacità di amare.
L'amore, peraltro, è una di quelle cose che non potranno mai essere provate scientificamente.

A presto
 
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10 replies since 14/9/2019, 15:17   320 views
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