MY WAY

Ciao a tutti.
Sono passati diversi anni da quando le guide hanno interrotto i loro interventi presso questo cerchio, e io, tra me e me, mi chiedevo cosa fosse rimasto al mio interno dopo tanti anni di ascolto delle loro parole, come fosse eventualmente cambiata la mia vita. Quello che dirò, non sono altro che i ricordi e le sensazioni legate alla mia partecipazione e susseguente ( piccola) elaborazione.
Credo sia giusto dividere in due fasi questo sunto; la prima parte legata all’ascolto e seguente silenzio della loro voce; come seconda parte, cosa e come penso sia cambiato il mio “interno”.
Entrando in contatto con le loro parole, mi sentivo, non saprei come meglio dire, accettato e mai giudicato. Certo, non mi nascondo che non sempre le loro parole erano “tranquillizzanti”, e facili da accettare. Come quella volta che mi definirono come un elefante in una cristalleria. Non vi nascondo che non fu facile capire e accettare perché me lo dissero. Però, fiducioso nelle loro parole, un pò alla volta cominciai a osservare che la mia irruenza, anche se magari usata abbastanza in buona fede, la mia mancanza di “tatto” poteva creare dei disagi al mio interlocutore. Questo descritto è soltanto un piccolo esempio dei tanti che potrei citare, ma per non dilungarmi troppo, e soprattutto per non aprire completamente il mio “armadio”, preferisco eventualmente rimandare. Nel complesso devo dire che quello che ritengo di avere ricevuto dal loro incontro, valga mille volte i disagi che posso avere incontrato per i lunghi viaggi. Tanto è vero che quando le “sedute” si sono interrotte, e qui mi rendo conto di dire forse una bestialità per i più, certo ho avvertito la loro mancanza,........ma non troppo. Forse ero talmente “pregno” da avere ancora molto da digerire.

Per finire, cosa credo sia cambiato al mio interno: praticamente tutto. Il giudizio verso gli altri, il quale mi veniva facile e spontaneo, un po alla folta si è molto affievolito, anche se non ancora scomparso, diciamo che se ne rilevano tracce. Il trattare le altre persone , anche se la pensano diversamente, con la dignità che le spetta. Però, il cambiamento che ritengo più sostanziale, è stato quello di spostare piano piano ovviamente, l’osservazione da mio esterno al mio interno, cercando di vedere e accettare anche le emozioni e i pensieri che non mi piacciono tanto, in quanto fanno parte integrante della mia personalità. Mi fermo qua. Un saluto a tutti.
Ciao a tutti
Luciano

Ciao Luciano,

devo dire che il tuo pensiero in qualche modo mi è appartenuto e ho fatto fatica ad accettare il "distacco" dalle Guide. La presenza di un appuntamento continuativo, se vogliamo chiamarlo cosi, in cui l'insegnamento era letto con il dito puntato su noi stessi, a volte, non era molto gradito al mio io per essere sincero.
Certo ci sono stati dei cambiamenti soprattutto verso gli altri, meno giudizi e più "comprensioni" questo si, lo devo ammettere, anche se devo dire che complessivamente alle volte mi sembra che poco o nulla sia effettivamente cambiato per me, però probabilmente i veri cambiamenti noi non li percepiamo istintivamente ma li mettiamo in pratica senza accorgecene immediatamente ma dopo un pò, quando soffermandoti con il pensiero su ciò che hai fatto esce un bel: "però"!
In merito, mi ricordo sempre come si sono mosse le nostre Guide, negli anni ho preso un sacco di "bastonate" da parte loro ed erano tutte sacrosante dal mio punto di vista, ho anche preso qualche "carota" inaspettata a sorpresa e mi sono chiesto perchè non mi sono accorto di questo mio cambiamento eppure, se lo dicevano loro, il cambiamento c'era quando lo operavo, quindi mi apparteneva.
Quello che volevo dire è che non c'è un piccolo o grande cambiamento per ognuno di noi, ogni cambiamento è una conquista ed è questo che ti da la possibilità di dire che "l'insegnamento" è servito ed ha dato i suoi frutti nell'operare le mie scelte.

Ciao Vitto

Ciao Luciano ,
le tue parole sono uno stimolo e mi hanno un po' incoraggiata a comunicare nel forum dopo un lungo periodo di silenzio .

Cosa è rimasto nel campo della mia interiorita' dopo la grande semina da parte delle guide ?
Che. ..le gettate continuano ad arrivare, il terreno le accoglie, ma non so fino a che punto le piantine siano cresciute.
Provo ancora meraviglia quando mi tuffo nel ..".mare profondo" dell'insegnamento ed in quello della mia interiorita' : c'è ancora tanto da esplorare !
Periodicamente riprendo a leggere i libri del cerchio e spesso mi rendo conto
che le parole della guide mi appaiono sotto una luce diversa,
cosi come accade quando si percorre lo stesso sentiero in diverse stagioni
e ci si accorge che non appare mai lo stesso.
Come ora che ho appena finito di leggere i dialoghi e sono fresca fresca di lettura degli ultimi due : " La via dell' ira - La vita di Gneus Furunculus" e " Io, Fabius Cea ".

Ho letto , ma non riesco a trovare le parole giuste per descrivere quello che provo.
La lettura dei dialoghi ha preso al mio interno una via diretta senza intralci , le impressioni viaggiano su sentieri che non so dove mi portano e che al momento non mi è facile commentare ; la commozione è ancora viva e la razionalità molto attenuata .
Le guide non finiscono mai di sorprendermi e anche " I dialoghi "
( come del resto tutte le loro comunicazioni)
trasudano di bellezza, di umiltà.. .di amore.
Provo solo gratitudine per loro e per Tullia e Gian.
Un caro saluto a tutti .
Tina.

Ciao a tutti.
Ringrazio gli amici Tina e Vittore che hanno voluto aggiungere il loro pensiero, o meglio dire vissuto, al mio.
Certo che confrontandoci ,in qualche maniera, emergono esperienze abbastanza similari; probabilmente questo è dovuto al fatto che le parole delle guide hanno inciso in profondità molto più di quello che pensavamo. Infatti, facendo riferimento a quanto espresso da Tina, la quale non riesce a dare una motivazione razionale alle sensazioni provate durante la lettura di certi brani, io penso che questo sia dovuto al fatto che nel lungo tempo in cui abbiamo presenziato alle sedute, al nostro interno, sicuramente in parte a nostra insaputa, si sono formati, come dire, come dei canali preferenziali, dove certi concetti con cui veniamo a contatto, creano una specie “di risonanza” con ciò che al nostro interno riteniamo giusto. Risonanza a cui non sempre riusciamo a dare un nome o rivestire di parole.
Un saluto a tutti
Luciano

Ciao Luciano ,

ho riflettuto sulla tua interpretazione per quanto riguarda la mia reazione alla lettura dei dialoghi.
Tu hai preso in considerazione la possibilità che nei nostri corpi si siano formati i famosi canali preferenziali
che facilitano la risalita del succo dell'esperienza al corpo della coscienza ,
un processo che avviene automaticamente in modo "passivo" quando il nostro io non interviene . Ma quando questo avviene non è dato di saperlo.
La lettura dei libri del cerchio cattura sempre la mia/nostra attenzione e senza dubbio alcuni concetti potrebbero fare in certo tipo di percorso quasi. ..in sordina.
Non sono sicura se nel mio caso sia andata in questo modo.
So per certo che nel leggere i dialoghi c'è stato da parte mia un gran coinvolgimento, un toccare con mano e con molta partecipazione. D'altronde è alquanto singolare mettere a nudo se stessi ,e noi ( almeno io) difficilmente ci riusciamo .
Premetto che non mi pare di specchiarmi nel vissuto dei personaggi ,
le mie esperienze di vita sono molto diverse.
Il messaggio più importante che ho captato dalla lettura è stato che: non si può giudicare nessuno,
tanto meno usando i nostri limitati parametri .


Un caro saluto a tutti.

Tina

Edited by tina s - 22/3/2023, 17:32

... carissimi, l'incontro con l'insegnamento, ha significato, per me, il ritorno consapevole sul cammino della mia esistenza, dove agli inizi ero attratto soprattutto dalle speculazioni filosofiche, che poi negli anni, hanno lasciato sempre più spazio, alle riflessioni sulle ricadute etiche dell'insegnamento filosofico, prima in un contesto più generale e poi, via via, sempre più nelle implicazioni dirette con la mia vita .... attualmente, i principi etici, alla luce dei quali sto cercando di osservare le problematiche della mia vita, sono il "qui ed ora" e "la scelta più giusta da fare" in un dato momento.... come test, uso i miei disturbi fisici e comportamentali, sulla base del principio filosofico dello "psico-somatismo", inteso come espressione concreta delle mie incomprensioni... è un lavoro difficile e non ho ancora in mano risultati concreti e certi ... comunque vada, vi terrò informati ...un caro saluto a tutti ...
Francesco