Interventi di personaggi conosciuti

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view post Posted on 28/2/2019, 10:21

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Ultimamente ci è stato chiesto da più parti se entità “conosciute" si sono presentate nel Cerchio.
Queste domane ci hanno creato un certo imbarazzo, ma non perché ci fosse un qualche segreto particolare da mantenere o da tenere nascosto.
Il fatto è che, su questo argomento, le Guide hanno sempre adottato un comportamento piuttosto particolare, in linea con il loro privilegiare l'insegnamento che portavano a scapito dell'accontentare la curiosità, pur lecita, dei presenti, tenendosi sempre coerentemente aderenti al concetto che non ha soverchia importanza chi fosse, di volta in volta,a parlare, bensì quello che veniva detto durante l'intervento stesso, ritenendo che il dichiarare di essere stati chissà quale personaggio più o meno famoso non potesse aggiungere peso o dare maggior credito a quello che veniva detto.
Esemplificative, in quest'ottica, le parole di Billy (che, come molti sapranno era stato Oscar Wilde) il quale, nel suo primo intervento, affermò di essere ben diverso ormai da ciò che era in vita, al punto da non essere più riconoscibile in quella veste e che non era suo intento fornire delle prove che avvalorassero le sue affermazioni su chi era stato nella sua ultima incarnazione perché l'importante era che fosse lui a saperlo.
Specialmente nel primo decennio di interventi delle Guide si manifestarono con il loro nome diverse persone che avevano avuto in vita una certa fama, ma mai per presentare qualcosa di sensazionalistico o per dare una prova della loro identità, bensì per esemplificare con la loro testimonianza e con la loro esperienza di vita gli argomenti che venivano di volta in volta trattati dalle Guide.
Così l'intervento di Nicolò Machiavelli quando il tema degli interventi era centrato sul concetto di “intenzione”, o la medium torinese Linda Gazzera, vissuta a cavallo tra il 1800 e il 1900, allorché venne affrontato il tema della medianità, o Aleisteir Crowley e Ciro Formisano quando si parlò di correnti esoteriche.
In quegli anni (ma,anche se più raramente, anche in quelli successivi) gli interventi di personaggi conosciuti furono davvero molti. Ricordiamo Gabriele d'Annunzio, Kurt Cobain, Freddy Mercury, De Andrè e Giorgio Gaber ma l'elenco potrebbe essere molto più lungo, tanto che la nostra memoria di settantenni fa fatica a ricordarli tutti!
D'altra parte chi fosse veramente interessato a sapere di più su quest'aspetto degli incontri del Cerchio potrà comunque trovare all'interno dei volumi pubblicati il resoconto di tali interventi.
Sono rimasti,invece, senza un'identificazione precisa le identità delle Guide principali che si sono presentate con costanza nei decenni a portare l'insegnamento all'interno del Cerchio.
Questo per volontà precisa delle Guide stesse che, come abbiamo già detto, non hanno mai voluto che il presentarsi con un nome “altisonante” potesse dar maggior credito a quanto veniva esposto, mettendo in ombra quello che è sempre stato il punto centrale delle loro intenzioni nel presentarsi a noi, ovvero portare un insegnamento etico e filosofico adeguato ai tempi che stavamo vivendo e alle nostre esigenze di comprensione e di evoluzione.
Diverse delle identità di questi insegnamenti, in realtà a noi erano ben note fin dai loro primi interventi.
Questo non perché ci fossero state rivelate dalle Guide che, come sempre, non ci hanno mai riservato un privilegio di qualche tipo ma, crediamo, come conseguenza del nostro essere “strumenti”, cosa che ci metteva – diremmo quasi inevitabilmente - in condizione di percepire notizie e particolarità riguardanti le personalità che si presentavano attraverso di noi.
Le Guide non ci confermarono mai la verità di queste nostre percezioni. ma ci chiesero di non renderle pubbliche, ribadendo ancora una volta che non volevano che diventasse più pregnante l'identità di chi parlava rispetto a quello che diceva nel corso degli incontri. E noi, capendo l'importanza di un tale discorso, acconsentimmo sempre di buon grado a tenere per noi ciò che avevamo percepito.
Nello scrivere questo testo ci siamo chiesti se adesso era giusto rivelare alcune di queste nostre percezioni senza trovare una risposta certa. D'altra parte siamo certi che le Guide, anche se non intervengono più direttamente, continuano sempre a seguirci e che se dovessimo tacere in merito a tale questioni certamente troverebbero il modo per continuare a farci tacere!
Ripensando a tutta la vita del Cerchio siamo certi che siano stati pochi quelli che si siano veramente resi conto di quali insegnanti abbiamo avuto nel tempo e di quanto siamo stati fortunati...
Ma ecco alcune curiosità: di Moti abbiamo già detto in un intervento precedente; Labrys è stato un certo Nanak, primo guru e fondatore della setta dei Sikh, vissuto alla fine del 1400 i cui precetti fondamentali erano venerare il nome di Dio, lavorare con onestà condividere con gli altri ciò che si possiede (da Wikipedia); Georgei (come sospettato fin dall'inizio dei suoi interventi da alcuni dei partecipanti, specialmente dall'amica Giuliana) è stato Gurdejeff; Ombra è stato Gustav Jung; Anna è stata Anne Beasant, importante figura della Teosofia; Rodolfo è stato Rudolf Steiner, fondatore dell'antroposofia; Max è stato Weber, filosofo, sociologo ed economista della fine dell'800; Baba è stato Jogananda che portò nel mondo occidentale la disciplina dello yoga; Andrea è stato Rosenkreutz, fondatore dei Rosacroce.
Di alcuni non abbiamo mai percepito nulla (ad esempio Scifo, Vito, Florian e Viola) e non abbiamo alcuna ipotesi accettabile sul perché di questa mancanza di percezioni da parte nostra.
Che dire ancora: abbiamo avuto grandi Maestri anche se, probabilmente, non siamo stati altrettanto grandi discepoli ma, d'altra parte eravamo nel Cerchio per imparare a superare certe nostre incomprensioni interiori e, certamente, dentro di noi un po' di chiarezza in più l'abbiamo trovata.
 
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